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Arriva il conto di deposito: più tutele e risparmi per chi compra casa

Con la legge sulla concorrenza è stato introdotto il conto di deposito, uno strumento che tutela chi compra casa. L’acquirente può infatti affidare al notaio il saldo del prezzo che andrebbe al venditore al momento del rogito. Si eviterebbero così eventuali gravami come ipoteche, sequestri e pignoramenti dell’immobile.
A cura di Stefano Rizzuti
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Si chiama conto di deposito ed è una nuova tutela per chi compra casa: a introdurlo è stata la legge sulla concorrenza, entrata in vigore lo scorso 29 agosto. La novità per chi sta comprando è che ha ora la possibilità di richiedere il deposito del prezzo al notaio rogante fino alla trascrizione del contratto di compravendita. Tradotto: si ha uno strumento per evitare l’esposizione ad alcuni rischi come può essere quello che tra la data del rogito e la sua trascrizione nei registri venga pubblicato un gravame a carico del venditore, come può essere una ipoteca, un sequestro o un pignoramento. Tra i rischi evitabili, inoltre, c’è anche quello che il venditore venda lo stesso immobile a più di un compratore: in questi casi a prevalere è chi ha trascritto per primo l’atto di acquisto.

Questo provvedimento offre una garanzia finora inesistente. Tanto che non si poteva avere certezza che l’acquisto fosse compiuto fino a che non veniva trascritto. E, inoltre, nel caso in cui non fosse andata a buon fine la compravendita, rimaneva il rischio della mancata restituzione del denaro consegnato al rogito in caso di acquisto non concluso. Quello che cambia ora, in sostanza, riguarda la somma che l’acquirente paga al momento del rogito. Finora il venditore consegnava le chiavi in quel momento, ricevendo il pagamento da parte del compratore. Con la nuova legge, secondo quanto spiega Il Sole 24 Ore, in caso di richiesta da almeno una delle parti, il notaio tiene in deposito il saldo del prezzo destinato al venditore. Solo al momento della trascrizione il venditore potrà avere la somma, ovvero quando si ha certezza che l’acquisto si è concluso senza subire gravami.

La nuova disciplina in materia nasce quindi con l’obiettivo di offrire una ulteriore garanzia per l’acquirente in attesa della trascrizione, tentando di eliminare il rischio che una formalità pregiudizievole cambi le carte in tavole per l’acquisto. Gli interessi maturati sul conto dedicato, che vengono calcolati sulla permanenza del denaro fino alla data della registrazione definitiva, vanno nelle casse dell’erario con lo scopo di rifinanziare i fondi di credito agevolato destinati ai finanziamenti delle piccole e medie imprese.

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