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Apertura disastrosa per le borse europee. E lo spread sfonda il tetto dei 380 punti

Milano perde oltre il 4% così come Parigi. I mercati finanziari sono in fibrillazione per via della delicata situazione greca.
A cura di Alfonso Biondi
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Mercati finanziari

Inizia malissimo la settimana per le borse europee. Al momento l'indice Ftse Mib di Piazza Affari sta perdendo poco più del 4%, dopo aver fatto registrare un ribasso del 3,08% in apertura. I numeri sono molto impietosi soprattutto per i più importanti istituti di credito: Unicredit perde il 7,47%, Intesa San Paolo il 5,63%, il Banco popolare il 3,05%. E nel lunedì nero delle borse europee vola anche lo spread tra i titoli di Stato italiani e quelli tedeschi, ora a quota 381,83 punti.

MALE ANCHE LE ALTRE BORSE EUROPEE- Ma la situazione non migliora se guardiamo alle altre borse europee. Francoforte, che ha aperto con un ribasso del 2,51%, adesso perde il 3,29%; Parigi sta perdendo il 4,56%, dopo aver ceduto il 3,29% in apertura; Londra perde il 2,36%, dopo aver aperto in calo dell'1,75%. Debole anche l'Euro che ha aperto sotto l'1,36 dollari.

PROSEGUE IL TREND NEGATIVO- Prosegue quindi il trend disastroso dello scorso venerdì, giorno in cui Juergen Stark, membro del consiglio esecutivo della Banca centrale europea, rassegnò le proprie dimissioni lasciando intravedere delle pericolose frizioni in seno all'Eurotower. Stark ha giustificato le sue dimissioni facendo riferimento a "motivi personali", ma in realtà è stato costretto a lasciare perché totalmente contrario alla linea della Bce di “rastrellare” sul mercato azionario i titoli di Stato dei Paesi in difficoltà.

PERICOLO GRECIA- Il tracollo odierno, però, più che alla coda della vicenda legata a Stark e ai suoi contrasti con la Bce risente della pericolosa situazione in cui versa la Grecia, uno dei paesi dell'Eurozona a rischio default. Il Viceministro dell'economia greco Filippos Sachinidis ha affermato che i soldi attualmente nelle casse dello Stato consentiranno al Paese di tirare a campare solamente fino ad ottobre; un intervento che sicuramente mira a sbloccare l'arrivo della nuova tranche di aiuti economici da parte dell'Unione Europea. La situazione resta comunque grave, anche se il Paese ha annunciato nuove misure di austerità per 2,5 miliardi di euro.

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