Anche la Germania soffre: il Fmi dimezza le stime di crescita
Anche la crescita tedesca per il 2013 sembra destinata a subire un fortissimo rallentamento. La conferma arriva dall'Article IV del Fondo Monetario Internazionale che rivede al ribasso le stime del Prodotto interno lordo della Germania per il 2013, dallo 0,6% allo 0,3%. Tra l'altro, si tratterebbe di un percorso decisamente "impervio", con un recupero nella parte finale dell'anno, "condizionato" però da alcuni fattori non necessariamente definiti. Stando infatti a ciò che scrivono dal Fmi, solo una "ulteriore e tangibile riduzione dell'incertezza su scala europea", potrebbe garantire la ripresa alla fine di quest'anno. Insomma, una volta di più appare chiaro quanto il destino della Germania sia legato a quello degli altri Stati dell'Unione Europea e come siano necessarie misure collegiali per lasciarsi alle spalle la crisi. Restano molti i fattori di debolezza: malgrado "la solidità del sistema bancario sia migliorata", infatti, bisognerebbe evitare un risanamento eccessivo per diminuire una contrazione della crescita.
Allo stesso tempo, anche per la Germania, si sottolinea la necessità di cominciare a pensare a "riforme strutturali che aumentino il potenziale di crescita ed alimentano i circuiti produttivi", soprattutto per quel che riguarda il settore finanziario (che però necessita di una maggiore integrazione con le iniziative prese in sede Europea). Insomma, non solo rigore e risanamento, ma anche ricette per la crescita e riforme strutturali che armonizzino la Germania al resto d'Europa.