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Alitalia: i piani di Air France per la compagnia aerea

Oggi dovrebbero riunirsi i vertici di Air France-Klm per stabilire cosa fare della compagnia aerea italiana. I francesi sarebbero pronti a raddoppiare la quota di possesso dal 25 al 50 per cento.
A cura di Susanna Picone
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Il destino di Alitalia potrebbe decidersi oggi in una riunione del consiglio di amministrazione del suo socio di maggioranza, Air France-Klm, che dovrebbe stabilire se accrescere la propria quota nel capitale del vettore italiano. Qualche giorno fa – riporta il Corriere.it – la stampa francese scriveva dell'ipotesi di un raddoppio della quota in Alitalia solo a determinate condizioni: nessun accollamento del debito, iniezione di capitale solo dopo un'azione simile da parte dei soci italiani e mano libera sui piani della compagnia. Secondo il quotidiano lo schema potrebbe essere quello di un aumento di capitale in cui Air France-Klm sottoscriva la propria quota e si faccia carico dell'inoptato. Se l'operazione fosse da 200 milioni, dovrebbe sborsarne 50 per mantenere la propria quota e fino al doppio per acquisire il controllo. Quanto alla situazione finanziaria, la condizione potrebbe essere quella di procedere all'aumento di capitale solo quando le banche abbiano accettato di finanziare Alitalia per ulteriori 200 milioni. Un potenziamento di Air France nell’azionariato liquiderebbe il piano dell'amministratore Gabriele Del Torchio nella parte che prevede un'espansione nell'intercontinentale, riportando Alitalia a un profilo da vettore regionale.

Le dichiarazioni del ministro Lupi – Questa volta, secondo i soci Alitalia, sembra che difficilmente la politica potrà fare qualcosa. Ne sono prova le dichiarazioni del capogruppo del Pdl Renato Brunetta che si è espresso in questi termini: “Se il nostro capitalismo non è stato in grado (di salvare Alitalia), penso che ci debba essere altra trasfusione di sangue”. “Mi aspetto che Air France ribadisca con forza che Alitalia è un asse strategico anche per lei e che ci sia un passaggio di rafforzamento sul ruolo che può avere”, così il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi il quale ha fatto sapere di sperare che la compagnia francese non consideri Alitalia e Fiumicino un’appendice, “ma un punto strategico per la crescita del trasporto aereo”.

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