Ad aprile autorizzate 772,3 mln di ore di cassa integrazione: quasi quanto registrato in tutto 2009
Nel mese di aprile, in piena emergenza coronavirus, l'Inps ha autorizzato 772,3 milioni di ore di cassa integrazione. Rispetto allo stesso periodo nell'anno precedente c'è stato un aumento del 2.953,6%: infatti ad aprile 2019 le ore autorizzate dall'Istituto nazionale di previdenza sociale erano state 25,3 milioni. Il lockdown causato dall'emergenza coronavirus ha fatto crescere vertiginosamente le richieste di cassa integrazione: infatti il 98% delle ore autorizzate, sia per quanto riguarda il provvedimento ordinario che in deroga, sono state concesse dietro causale "emergenza sanitaria Covid-19". L'Inps sottolinea però come l'ammontare sia talmente importante da non poter essere paragonato a tempi ordinari. "L'entità di tale numero è così elevata che non risulta comparabile con la misura delle autorizzazioni effettuate nei primi mesi del 2020, ma piuttosto con il totale delle ore annue autorizzate nel periodo di crisi che va dal 2009 al 2014: per tutto il 2009, primo anno della grande crisi economico-finanziaria, furono infatti autorizzate 916,1 milioni di ore", si legge nel report mensile.
I settori che hanno fatto maggiore richiesta sono stati quello dell'industria con 605,2 milioni di ore autorizzate: ad aprile 2019 erano state solo 5,7 milioni. Anche l'edilizia risulta pesantemente colpita, con 107,8 milioni di ore contro le 1,8 di un anno fa. Le ore di cassa integrazione ordinaria erogate il mese scorso non sono aumentate a dismisura solamente rispetto agli anni scorsi, ma anche allo stesso marzo 2020 in cui sono state registrate 12,7 milioni di ore autorizzate. Per quanto riguarda invece la cassa integrazione straordinaria, ad aprile 2020 sono state autorizzate 12,4 milioni di ore: tra queste, 2,3 milioni per solidarietà.
L'Inps ha inoltre comunicato di aver erogato oggi buona parte dei bonus da 600 euro destinati ai lavoratori autonomi nel mese di aprile, come stabilito dal decreto Rilancio in cui il governo ha rinnovato automaticamente l'indennizzo concesso a marzo alle partite Iva. L'Istituto ha specificato di aver pagato oggi la misura per 1,4 milioni di persone, mentre domani dovrebbero essere saldate ancora 400 mila indennità. Entro la settimana, infine, dovrebbero essere pagati i due milioni rimanenti.