22 miliardi di euro bruciati in un giorno: crolla Piazza Affari, ma il parlamento è chiuso per il ponte di Ognissanti
Chiude in calo del 6,80% (-14.928 punti) la borsa di Milano, Piazza Affari, dove crolla l’indice Ftse Mib. Con 22 miliardi di euro bruciati in un solo giorno, l’Italia fa registrare la peggiore performance in Europa in una lunga giornata di passione per i mercati internazionali dopo le incertezze registratesi negli investitori a causa del referendum indetto dalla Grecia sulla legge di austerity chiesta dall’Unione Europea per concedere gli aiuti economici necessari a evitare il fallimento della penisola ellenica. Soltanto il 6 ottobre 2008 e l’11 settembre 2001 gli investimenti italiani avevano subito perdite di tale entità. Nel giorno dopo Halloween, il Parlamento italiano è chiuso: deputati e senatori sono in ferie per il ponte di Ognissanti, mentre il mercato azionario va a grandi passi verso l'apocalisse economica.
Intesa SanPaolo perde il 15,8%, Unicredit il 12,44% e Monte dei Paschi il 10,2%. I titoli bancari sono i più esposti al credito dei titoli di Stato della Grecia e risentono maggiormente delle tensioni dovute al suo debito pubblico. A far paura all’Unione Europea, però, è l’Italia: che detiene la maggior parte del debito pubblico di tutto il continente e che ancora non ha previsto un piano di riforme strutturali tali da risollevare l’economia dalla crisi finanziaria internazionale che si è scatenata la scorsa estate. La lettera di Berlusconi all’Ue non convince i mercati e la risposta delle borse lo dimostra.
Le borse di Francoforte e Atene perdono il 5,5%, Parigi cala del 5% e Londra il 4%. Male anche gli industriali italiani, con Fiat industrial che perde il 12,45%. A metà giornata, una raffica di sospensioni delle sedute per eccesso di ribasso è seguita all’apertura in negativo della Borsa di WallStreet.
Il premier francese Nicolas Sarkozy e il cancelliere tedesco Angela Merkel si incontreranno domani al vertice Ue-Fmi di Cannes per consultarsi con il presidente greco sulle strategie di contenimento di questa ennesima crisi del debito e mettere in pratica le misure previste dall’accordo dello scorso 27 ottobre. Francia e Germania ribadiscono che tali misure permetteranno alla Grecia di raggiungere una “crescita durevole”.
Qualora i cittadini greci votino “no” al referendum indetto per confermare la legge di austerity prevista dagli accordi con la Ue, per la penisola ellenica si aprirebbe la strada del default: un fallimento vero e proprio, così come spiega il presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker.
Peggiora di molto la situazione del debito pubblico italiano, con lo Spread sui bund tedeschi vola oltre i 455 punti base. Il rendimento dei titoli di stato decennali italiani supera la soglia del 6,33% in meno di venti minuti, si avvicina la soglia del 7% che condusse al fallimento Irlanda e Islanda.