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Ebola, Obama ai leader europei: “Situazione seria, dobbiamo fare di più”

Obama convoca vertice d’urgenza alla Casa Bianca e chiama i leader europei dopo il nuovo caso ebola in Usa. L’Onu: “Risposta della comunità internazionale insufficiente”.
A cura di Antonio Palma
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"La situazione è seria ma useremo tutte le risorse necessarie a nostra disposizione" per sconfiggere la diffusone del virus Ebola. Lo ha dichiarato il Presidente Usa Barack Obama che dopo il nuovo caso di contagio a Dallas è intervenuto direttamente nella questione convocando un vertice d’urgenza alla Casa Bianca. Obama infatti ha rinviato un viaggio elettorale già organizzato nel Connecticut e in New Jersey, dove avrebbe dovuto partecipare alla campagna elettorale di alcun deputati Democratici in vista del voto, per concentrarsi sull'emergenza Ebola. All’incontro hanno partecipato tutti i responsabili delle agenzie federali statunitensi coinvolte nella lotta all’epidemia che hanno fatto il punto della situazione nel Paese e nel mondo sulla diffusione del virus. "Cose come queste non devono ripetersi più" ha detto il presidente americano al termine del vertice riferendosi ai fatti e alle mancanze che hanno portato al contagio di due infermiere a Dallas, aggiungendo: "La storia ci insegna che se applicati in modo appropriato, i protocolli sul trattamento dell'Ebola funzionano".

Non applicati i protocolli di sicurezza

Intanto il centro statunitense per il controllo e la prevenzione delle malattie ha comunicato che la seconda donna infettata ha viaggiato in aereo su un volo da Cleveland a Dallas lunedì scorso e quindi ci sarebbe rischio contagio per centinaia di persone. La donna infatti stava organizzando il suo matrimonio ed era tornata dalla sua famiglia volando su un aereo con altri 132 passeggeri che sono già stati contattati per gli esami. La donna, contrariamente a quanto riferito in precedenza, aveva già la febbre quando è salita a bordo dell'aereo il giorno prima che le diagnosticassero la malattia. Le autorità americane assicurano però che il rischio per gli altri passeggeri è "molto basso", poiché la donna non ha vomitato in aereo e non stava sanguinando. Ad ogni modo la Casa Bianca ha ammesso che ci sono state delle mancanze nell'applicazione dei protocolli di sicurezza previsti visto anche che l'infermiera ha omesso di riferire che la sua temperatura era salita a 37.5 prima di partire.

Onu: "Risposta della comunità internazionale insufficiente"

Prima del vertice alla Casa Bianca,  Obama ha convocato anche una videoconferenza con i principali leader europei per discutere sempre della strategia anti ebola da mettere in campo insieme. All'incontro hanno partecipato il nostro premier Matteo Renzi, la cancelliera tedesca Angela Merkel, il premier britannico David Cameron, e il presidente francese Francois Hollande. "Dobbiamo monitorare meglio l'epidemia e con una risposta più aggressiva perché il virus rischia di espandersi ulteriormente se la risposta internazionale in Africa sarà insufficiente" ha spiegato Obama. I leader in una nota congiunta hanno definito ebola "la più grave emergenza sanitaria degli ultimi anni", spiegando che "occorre agire sempre più in fretta per fermare la progressione della malattia". Quasi contemporaneamente il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha avvertito che "la risposta della comunità internazionale è stata per il momento insufficiente di fronte alla vastità dell’epidemia e delle sue conseguenze". Per questo l'Onu ha invitato gli Stati membri ad "estendere ed accelerare in modo straordinario gli aiuti finanziari e materiali per i paesi toccati dall’ebola".

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