Ebola, il medico italiano di Emergency è guarito: “Tornerò in Sierra Leone”
Aggiornamento delle 14.30 – Il nome del medico italiano guarito da ebola è Fabrizio Pulvirenti: l'uomo verrà dimesso oggi stesso dallo Spallanzani di Roma e – dopo aver ringraziato i medici e gli ingermieri che l'hanno curato – ha detto: "Tornare in Sierra Leone è nei miei progetti, anche se per un periodo breve, per completare quello che ho iniziato". Il medico siciliano, operatore di Emergency, ha spiegato: "Dopo i primi giorni cercavo di analizzare ogni sintomo in modo sistematico, poi c'è stato un momento di buio in cui la luce della coscienza si è spenta. Lì tutti i buoni propositi di mantenere la razionalità sono andati a farsi benedire, e il medico è stato spiazzato dal paziente". L'uomo rientrerà oggi stesso ad Enna.
UPDATE – Il medico italiano ricoverato allo Spallanzani di Roma è guarito dall'ebola e verrà dimesso dalla struttura – specializzata in malattie infettive – già oggi. "Poco più di un mese fa, il 25 novembre – ha detto Valerio Alberti, commissario straordinario dello Spallanzani – ci interrogavamo sulla sorte di questo straordinario medico, che come ha giustamente detto il presidente Napolitano si può annoverare tra le eccellenze italiane, e che ha messo a rischio la propria vita. Da allora non vi nascondo che abbiamo passato momenti duri, e oggi con soddisfazione e orgoglio possiamo annunciare ufficialmente la guarigione del paziente".
Potrebbe essere dimesso oggi stesso il medico di Emergency che aveva contratto il virus ebola in Sierra Leone. L'uomo, di cui non si conosce l'identità, ha visto migliorare gradualmente le sue condizioni nelle ultime due settimane grazie alle cure effettuate dagli operatori dell'ospedale Spallanzani di Roma. Alle 12 e 30 di oggi il ministro della Salute Beatrice Lorenzin parteciperà a una conferenza stampa nella quale verranno illustrate le condizioni del paziente nel dettaglio.
Il medico di Emergency era stato ricoverato all'Istituto Nazionale Malattie Infettive il 25 novembre scorso dopo essere stato prelevato d'urgenza in Sierra Leone – uno dei paesi più colpiti dall'epidemia – da un aereo dell'aeronautica militare. Dopo i primi giorni di ricovero le condizioni dell'uomo si erano repentinamente aggravate, richiedendo il trasferimento nell’Unità di Rianimazione ad alto isolamento. In seguito il quadro clinico ha mostrato significativi miglioramenti, fino ad arrivare ad una condizione buona.
L'operatore di Emergency è stato curato con una serie di trattamenti sperimentali perché al momento non esiste ancora una terapia standard.Tra i farmaci anche il plasma derivato dal sangue dei pazienti già guariti dal virus: il loro sviluppo è stato possibile anche grazie al lavoro di una speciale unità dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.