"Eataly attualmente ha l'80% dei lavoratori a contratto interinale, o determinato, e il 20% a tempo indeterminato. L'esatto contrario di quello che prevede la legge. E questo è uno dei motivi per cui abbiamo scioperato", spiegano ai microfoni di Fanpage.it i ragazzi di Eataly.
Ma c'è anche un altro aspetto. Ci sarebbe un foglio, scritto da Eataly, con una serie di firme sotto e alcuni spazi vuoti. Abbiamo perciò chiesto ai lavoratori di Eataly cosa fosse quel foglio e se loro ne fossero a conoscenza. "Sì" ci hanno confermato "lo ha appeso Eataly in negozio e noi lo stiamo vivendo come una gogna per noi che abbiamo scioperato e come un sopruso verso chi non è nelle condizioni di poter scegliere se firmare oppure no".
Ma di che cosa si tratta, esattamente? "Dopo lo sciopero è stata convocata un'assemblea aziendale in cui era presente Francesco Farinetti, l'amministratore delegato (figlio di Oscar Farinetti, proprietario della catena Eataly). Francesco Farinetti ha esordito in assemblea dando le ragioni e la posizione di Eataly sullo sciopero e ha presentato questo foglio, mostrando proprio un pannello, invitando i lavoratori a firmarlo, e qualora non lo avessero firmato a spiegarne le ragioni. Prima il pannello e poi anche quel foglio che avete visto voi, con la lista completa dei lavoratori e accato al nome di ognuno lo spazio per la propria firma. Il foglio è attualmente appeso in negozio".
Che cosa c'è scritto in quel foglio? "Il foglio dice che non sono veri i punti per cui abbiamo promosso lo sciopero, ad esempio le condizioni del lavoro che non sono quelle che denunciavamo. E' importante capire questo: è vero che in questo momento non vi è nessun ricatto fisico per costringere i lavoratori di Eataly a firmare quel foglio, ma sicuramente la richiesta insistente di firmare rivolta a chi in questo momento ha un contratto interinale a scadenza o un contratto a tempo determinato, pensiamo si avvicini a quello che può essere inquadrato come un ricatto. Come può essere libero nella sua scelta un ragazzo che si vede il manager, o il responsabile di negozio, venire a chiedergli ‘hai firmato?' ‘perché non hai firmato?' ‘ma hai intenzione di firmare?'. Questo atteggiamento da parte della dirigenza ha messo tanti nella condizione di firmare anche se non erano d'accordo con quello che stavano firmando. Pensiamo che quel foglio sia prima di tutto uno strumento antisindacale ma anche una mossa sleale da parte dell'azienda. Noi avevamo il diritto di fare uno sciopero e chi non ha scioperato si è già espresso riguardo alle motivazioni dello sciopero. Quel foglio è una gogna per noi ed è un sopruso verso chi non è nelle condizioni di fare una scelta libera".