È morta Nelle Harper Lee, addio all’autrice de “Il buio oltre la siepe”
È morta oggi all'età di 89 anni Nelle Harper Lee, la scrittrice statunitense famosa in tutto il mondo per il suo celebre romanzo "Il buio oltre la siepe". Lo riportano fonti di stampa locale spiegando che la scrittrice e premio Pulitzer si è spenta venerdì mattina a Monroeville, nello Stato dell'Alabama. L'anziana donna da tempo aveva problemi di salute dopo esser stata colpita da un ictus Nel 2007, ma nell'ultimo periodo si era ripresa ed aveva potuto assistere anche alla pubblicazione del suo secondo romanzo "Va', metti una sentinella". Il libro, uscito pochi mesi fa, in realtà era una sorta di prequel del primo e più famoso romanzo che tanta fama ha portato alla Harper Lee.
Proprio la pubblicazione del libro era stata al centro di diverse polemiche visto che non molti avevano insinuato che la pubblicazione del suo ultimo romanzo, a distanza di 50 anni dal primo, non fosse stata una sua decisione autonoma. Nelle Harper Lee, nata il 28 aprile del 1926 nella stessa Monroeville infatti da tempo viveva in un casa di riposo. Del resto ogni paragone col primo romanzo appare improbabile. Uscito nel 1961, ha venduto più di 30 milioni di copie e dal testo era stato tratto un famoso film, con Gregory Peck nel ruolo del protagonista Atticus Finch che si aggiudicò tre premi Oscar. Ambientato negli anni 30 in un immaginario villaggio dell'Alabama, il libro racconta la storia di un avvocato che difende un giovane di colore accusato ingiustamente per lo stupro di una bianca, un padre eroe che vive in un'America intrisa di pregiudizi e nel segregazionismo.
In quegli Stati Uniti Harper Lee era vissuta essendo nata il 28 aprile del 1926 come ultima di quattro figli. Dopo gli studi all’università di Tuscaloosa, in Alabama, e un’estate trascorsa alla britannica Oxford University, Lee si trasferì a New York per coltivare la sua passione per la scrittura. Dopo il successo del suo primo romanzo, Lee tentò brevemente la strada del romanzo su un fatto di cronaca vera visto che aveva collaborato con Truman Capote, uno dei suoi più cari amici fin dall’infanzia, prima a un reportage che gli aveva commissionato il New Yorke e poi nelle ricerche per quello che sarebbe diventato A sangue freddo.