È alta la tensione in Afghanistan, dopo la strage di civili ora i talebani promettono vendetta
Sedici persone o secondo alcuni anche diciassette, tutti civili e per lo più donne, bambini e vecchi che stavano dormendo nelle loro case, sono stati massacrati ieri da un soldato americano (o secondo alcuni testimoni da un gruppo) in Afghanistan, in due villaggi della provincia di Kandahar. Una carneficina a sangue freddo, il gesto forse di un folle che, al di là dell’orrore stesso dell’episodio, arriva quando i rapporti tra l’America e l’Afghanistan erano già tesi a causa del rogo di alcune copie del Corano avvenuto a Bagram qualche settimana fa e che aveva scatenato l’ira dei civili e la violenza nel Paese. Quel gesto profanatorio era stato “commentato” pesantemente dai talebani che, anche questa volta, hanno giurato di fare vendetta.
Obama scioccato per quanto accaduto – A poco valgono, infatti, le scuse immediate di Obama che, in una telefonata al presidente afghano Karzai, si è detto scioccato di quanto accaduto assicurando che i responsabili saranno condannati alla giustizia nel più breve tempo possibile. Lo stesso aveva detto il comandante delle truppe Usa e della missione Nato, il generale John Allen, che ha affermato di essere “assolutamente impegnato nell’assicurare che chiunque sia riconosciuto colpevole di comportamenti sbagliati verrà perseguito”. Si è trattato di un “crimine imperdonabile”, così l’ha definito Hamid Karzai, “atto selvaggio” secondo i talebani.
La vendetta dei talebani – Sul sito internet dei ribelli si legge che “l’Emirato islamico dell’Afghanistan garantisce agli eredi che si vendicherà con gli invasori e i selvaggi assassini per ogni martire”. I talebani vogliono vendetta per ognuno dei civili uccisi selvaggiamente, vittime innocenti massacrate da “barbari americani”, dagli invasori, come continuano a chiamare gli americani. Non accettano la tesi del malato mentale parlando di scusanti e precisando che “se gli autori di questo massacro fossero realmente malati mentali, allora questo dimostrerebbe una nuova trasgressione morale dell’esercito statunitense perché esso arma, in Afghanistan, dei matti che poi le puntano senza riflettere contro afgani senza difesa”. La tensione dunque non può che aumentare e si temono ora azioni di rappresaglia nel Paese contro “gli invasori”.