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Draghi: “La ripresa nell’Eurozona sta perdendo impulso”

Il Presidente della Banca Centrale Europea ha lanciato un nuovo allarme e invitato gli stati a realizzare le riforme.
A cura di Davide Falcioni
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Nel giorno in cui l'Istat ha diffuso gli ultimi bollettini sul fatturato dell'industria italiana Mario Draghi, numero uno della Banca Centrale Europea, ha lanciato un allarme che riguarda tutta l'Eurozona: "La ripresa nella zona euro sta perdendo impulso, la crescita del Pil si è fermata nel secondo trimestre, le informazioni sulle condizioni economiche ricevute durante l’estate sono state più deboli del previsto". Il presidente della Bce ha aggiunto: "I rischi di riforme strutturali insufficienti possono pesare sull’ambiente per gli investimenti".

E' dunque il tema delle riforme strutturali – da mesi al centro della linea politica della Banca Centrale Europea – a tornare ancora una volta al centro dell'attenzione. Draghi ha affermato: "La crisi finirà solo quando tornerà una piena fiducia nell'economia, quando le imprese torneranno ad assumere rischi, investire, creare lavoro. Questo dipende da molti fattori, inclusa la politica monetaria ma soprattutto dall'attuazione delle riforme che sosterrà la credibilità". "I paesi che hanno spazio di bilancio devono seguire le raccomandazioni europee che hanno loro stessi sottoscritto al Consiglio europeo", ha poi dichiarato, replicando a una europarlamentare che gli ha chiesto se la Germania dovesse spingere maggiormente la domanda interna sfruttando le possibilità del suo bilancio pubblico. Mario Draghi ha risposto: "Nel Patto di stabilità ci sono margini di flessibilità per tutti, chi non ha margini di bilancio può ridistribuire le priorità orientandole alla crescita, cioè dando priorità a investimenti, abbassando le tasse e pensando di ridurre la spesa improduttiva".

Deflazione, Draghi: "I prezzi aumenteranno nel 2015-2016"

Il numero uno della Bce ha quindi commentato brevemente il tema della deflazione, prevedendo che l’incremento dei prezzi si manterrà ai bassi livelli attuali "nei in prossimi mesi, prima di iniziare a recuperare durante il 2015 e il 2016". Non è escluso, comunque, che la Banca Centraòe Europea prenda nei prossimi mesi misure più determinate e incisive, e ad ammetterlo è stato lo stesso Draghi: "La Bce resta pronta ad avvalersi di altri strumenti straordinari, ed è anche pronta a variare la mole degli strumenti non convenzionali, se fosse necessario a scongiurare i rischi di un periodo di bassa inflazione eccessivamente prolungato". In cosa consisterebbero le nuove misure straordinarie? In una emissione di liquidità tramite lo strumento del Tltro, ovvero la fornitura di denaro alla banche a tasso agevolato da girare obbligatoriamente all'economia reale. In merito a questa pratica Draghi ha registrato come "si può già dire che l'annuncio ha avuto un effetto notevolmente positivo sull’umore dei mercati finanziari".

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