Draghi: la Bce è pronta ad acquisti illimitati di bond
Il Board della Bce ha approvato con un solo voto contrario il piano di aiuti antispread atteso da giorni che prevede l'acquisto di titoli di stato dei Paesi europei in difficoltà. Lo ha annunciato lo stesso governatore della banca centrale europea Mario Draghi nella conferenza stampa al termine del consiglio direttivo a Francoforte. "L'euro è irreversibile" ha detto Draghi confermando dunque le anticipazioni dei giorni scorsi con il piano voluto dallo stesso governatore che prevede un acquisto di titoli di stato a breve termine, da uno a tre anni, per i Paesi che ne faranno richiesta senza alcuna limitazione sulle quantità. L'acquisto dunque dovrà essere richiesto dai Governi e avverrà solo attraverso "strette condizioni" stabilite dal Board. Draghi ha voluto ricordare che in questo modo non si viola lo statuto della Bce né la sua autonomia perché l'acquisto diretto di obbligazioni è già previsto e non vi è nulla di nuovo. Resta invariato il costo del denaro visto che il direttivo ha deciso di non ritoccare i tassi di interesse fermi allo 0,75%. Alle parole di Draghi Borse europee tutte in rialzo con Piazza Affari tra le migliori, mentre lo spread tra Btp e Bund continua a scendere ed è ora al di sotto dei 390 punti.
Acquisti effettuati solo in base a strette condizioni – Lo scopo fondamentale del piano antispread della Bce, denominato "Outright Monetary Transactions", è quello di tutelare l'integrità della moneta unica perché "dobbiamo rompere le aspettative negative che riguardano tutta l'area euro" ha detto Draghi. La scelta di effettuare acquisti su titoli con cadenza triennale è stata fatta soprattutto perché simile al credito alle imprese e alla scadenza dei prestiti straordinari a lungo termine, che la Bce già eroga alle banche. Dal piano non viene escluso l'intervento del Fondo Monetario internazionale che dovrà contribuire a stabilire le condizioni di partecipazione al programma per i singoli Paesi insieme al Consiglio direttivo della Bce. Sarà quest'ultimo infatti che "in piena discrezionalità" darà il via, controllerà e eventualmente sospenderà, per i Paesi che non rispetteranno le condizioni, l'acquisto di bond sovrani.