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Dopo Cesare Battisti il governo chiederà l’estradizione di 6 latitanti ora in Francia

Una lista contenente sei nomi di latitanti, ex terroristi di destra e sinistra, sarebbe stata preparata dai ministeri degli Interni e della Giustizia.
A cura di Davide Falcioni
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Dopo Cesare Battisti, catturato in Bolivia e arrivato dieci giorni fa in Italia dopo 37 anni, altri sei latitanti per crimini legati al terrorismo potrebbero essere estradati dalla Francia affinché possano scontare le loro pene in Italia. Stando a quanto riporta Rai News, citando fonti qualificate, la collaborazione tra Ministero degli Interni e della Giustizia avrebbe portato a una "scrematura" di una lista completa che contiene figure di destra e di sinistra.

Una lista prima lista di "ricercati" conterrebbe trentasette persone, e si sarebbe poi arrivati a 30 dal momento che alcune di loro – per ammissione dello stesso Salvini – potrebbero essere "irrecuperabili". Per questo si è arrivati a sei nomi, per i quali esisterebbe già un mandato di cattura europeo e, quindi, di fronte a una volontà politica da parte della Francia, sarebbe possibile intervenire.

Durante una conferenza stampa tenuta al Viminale Salvini non è entrato nei dettagli, né ha fornito i nomi, limitandosi a spiegare che l'elenco dei latitanti sarebbe "quasi ultimato" e che nei prossimi giorni l'Italia "verificherà la disponibilità al dialogo del governo francese". "Conto di perfezionare entro la settimana, con i colleghi di governo che con me condividono la responsabilità, le prime richieste di estradizione che – ha aggiunto – in alcuni casi sono già state confermate 20 anni fa ma non sono mai state perfezionate e ultimate". E questo perché "di alcuni soggetti, con nomi e cognomi e di cui è nota la residenza, condannati all'ergastolo e ora residenti in Francia, abbiamo già tutti i dati disponibili".

Anche Alfonso Bonafede, ministro della Giustizia, ha confermato: "Alla Francia sono state trasmesser ichieste di estradizione per tutti i latitanti localizzati nel Paese. Non risponde al vero, quindi, quanto – secondo fonti di stampa – avrebbe dichiarato la ministra francese, Nicole Belloubet, a proposito dell'assenza di istanze da parte delle autorità italiane".

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