Doping, 31 atleti rischiano di saltare le Olimpiadi di Rio 2016
L’ombra di un nuovo scandalo doping aleggia minacciosamente sulle Olimpiadi di Rio, in programma nella prossima estate. Trentuno atleti, di 6 discipline diversi e appartenenti a 12 Paesi rischiano seriamente di non partecipare alla kermesse che andrà in scena in terra brasiliana. Il motivo? Il Comitato olimpico internazionale ha riscontrato infatti 31 casi di positività a sostanze proibite dopo i test effettuati su 454 campioni di atleti che presero parte alle Olimpiadi di Pechino andate in scena nel 2008. Controlli effettuati grazie ai metodi più innovativi di analisi scientifica in collaborazione con la Wada e le Federazioni internazionali. Subito sono stati adottati provvedimenti sugli atleti dopati, e i loro Comitati olimpici saranno dunque informati nei prossimi giorni mentre cresce la curiosità sui nomi degli stessi.
Le analisi effettuate sono state realizzate su atleti ancora in attività e dunque potenzialmente arruolabili dai rispettivi Comitati per le Olimpiadi in programma a Rio nel mese di agosto. Questo però potrebbe essere solo l’inizio di una reazione a catena, visto che sotto esame sono finiti anche 250 campioni di atleti che presero parte a Londra 2012, in modo da fugare ogni ulteriore dubbio anche sulla base degli ultimi giochi olimpici. Il cerchio inevitabilmente dunque rischia di allargarsi ancora una volta
Insomma il Cio è alle prese con un lavoro certosino e capillare, che è legato anche con lo scandalo scoppiato in Russia. A tal proposito il Comitato ha chiesto alla Wada di indagare ulteriormente sul caso di “doping di Stato” scoppiato pochi giorni fa grazie alle rivelazioni del New York Times. Si vuole andare fino in fondo alla vicenda relativa al piano studiato per eludere i controlli, anche durante le Olimpiadi invernali di Sochi 2014.