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Djokovic vince gli Australian Open 2012, battuto Nadal nella finale più lunga di sempre

Novak Djokovic batte per la settima volta consecutiva Rafael Nadal e vince per la terza volta gli Australian Open. Djokovic e Nadal hanno dato vita alla finale Slam più lunga della storia, hanno giocato 5 ore e 54 minuti.
A cura di Alessio Morra
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E' stata la finale più lunga di sempre, durata 5 ore e 54 minuti.

Novak Djokovic batte per la settima volta consecutiva Rafael Nadal e vince gli Australian Open, prima prova del Grande Slam della stagione. Il serbo, che vince per la terza volta a Melbourne, ha vinto dopo 5 ore e 54 minuti. Questa è la finale più lunga di ogni tempo in una prova del Grande Slam.

Due ore e mezzo per i primi due set. I primi due giocatori del mondo in campo nella finale degli Australian Open. Djokovic, detentore del torneo, per molti, bookmakers compresi, è il favorito. Il serbo nel 2011 ha sconfitto in sei finali Nadal, che è uscito ‘distrutto’ psicologicamente dal confronto con Nole, che lo ha battuto giocando come lui, anzi meglio di lui. Il primo set meriterebbe un articolo a parte. Rafa esce meglio dai blocchi, serve bene e sbaglia poco. Djokovic nonostante tre aces perde il servizio nel quinto gioco. La reazione del serbo c’è, l’isolano annulla due pallabreak nel game successivo, che dura dodici minuti! Gli scambi da fondo aumentano, decisivi sono, però, servizio e risposta. Djokovic, che ha vinto a Melbourne anche nel 2008, aggancia l’avversario sul quattro pari. Dopo sessantasei minuti Rafa e Nole sono sul 5-5. Lo spagnolo, vincitore degli Australian Open 2009, è molto più propositivo rispetto allo scorso anno e rischia di più. Quando non sbaglia, escono dal cilindro un lungo linea di rovescio e un contropiede vincente che lo portano a servire per il primo set. Non trema il braccio a Nadal, che dopo un’ora e venti minuti di gioco, vince il primo set.
Sale di livello Djokovic nel secondo set, che gioca come lo scorso anno e non concede nulla allo spagnolo, che salva due pallebreak in avvio, ma non può nulla nel quarto gioco quando il numero uno del mondo gioca una volée meravigliosa. Nole sposta il rivale, e mette in mostra tutto il repertorio. Anche il secondo set è lungo, dura tanto, ma non è mai in bilico. Il serbo sul 5-3 serve per il set, ma Rafa gli annulla due setpoint e nel game successivo ha la palla del cinque pari, non la sfrutta e Djokovic porta a casa il secondo set (6-4).

Quinta vittoria in un torneo dello Slam per Djokovic. Dicevano di Fausto Coppi: ‘Un uomo solo al comando’, un uomo solo in campo nel terzo set della finale degli Australian Open 2012. Djokovic fa quello che vuole. Muove Rafa a proprio piacimento, e chiude il punto sempre in modo diverso. Micidiali i lungo linea, le accelerazioni e soprattutto le risposte. Nadal, forse anche stanco, cala al servizio, i break sono due. Mentre Nole non soffre al servizio, l’isolano Rafa è costretto a fare qualcosa di eccezionale se vuole vincere un punto. Nel quarto lo spagnolo rientra in partita, è più reattivo, ma non dà fastidio al serbo quando serve. I primi sette giochi filano lisci. E’ la quiete prima della tempesta. Sul 4-3, Djokovic a tre palle break, sfruttandone una servirebbe per il match. Rafa ritorna campione ed è 4-4. In quel momento, allo scoccare delle quattro ore di gioco, l’incontro viene sospeso per pioggia. Djokovic e Nadal restano in campo, mentre il tetto si chiude. Quando si riparte entrambi tengono il servizio senza problemi, si va al tie-break. Il primo minibreak è favore dello spagnolo che, messo nell’angolo dal serbo, finisce sotto 5-3. Djokovic è a due punti dal match. Rafa, che non molla mai, vince quattro punti di fila, si prende il tie-break e porta il match al quinto set. Loro non lo sanno, ma Nadal e Djokovic entrano (ancora una volta) nella storia del tennis, perché questa è la finale Slam più lunga di sempre, battuto il record che apparteneva a Wilander e Lendl, che giocarono 4 ore e 55 minuti nella finale degli US Open del 1988. Nel quinto set il livello di gioco è alto, anche se non mancano gli errori. Nadal sembra più pimpante. Il break dello spagnolo arriva nel sesto gioco. Rafa serve bene e sbaglia poco, fino al 4-2, 30-15, quando mette fuori un comodo rovescio lungo linea, Djokovic rimette nell’angolo l’ex numero uno del mondo gli strappa il servizio, lo aggancia sul quattro pari e conquista una palla break, ma Nadal con un servizio vincente la annulla. Sul cinque pari il break decisivo di Djokovic. Quando serve per il match c’è un silenzio di tomba, si sentono solo i grilli. Nole si porta sul 30-0, Nadal non molla, si procura una palla break, ma non la sfrutta. Djokovic vince dopo 5 ore e 54 minuti per la terza volta gli Australian Open.

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