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Disoccupazione sale al 12,7%. Tra i giovani al 44.2%, è record

Nel mese di giugno il tasso di disoccupazione è cresciuto rispetto al mese precedente di 0.2 punti. Lo rileva l’Istat. Nuovo record per la disoccupazione giovanile.
A cura di Susanna Picone
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Aumenta il numero di disoccupati in Italia. Dopo il calo nel mese di aprile e la stazionarietà di maggio, a giugno il tasso di disoccupazione cresce di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente, arrivando al 12,7%. Lo rileva l'Istat nei dati preliminari. Nei dodici mesi il numero dei senza lavoro è aumentato del 2,7% (+85 mila) e il tasso di disoccupazione di 0,3 punti percentuali. A giugno, rileva ancora l’Istat, si contano 22 mila occupati in meno rispetto a maggio (-0,1%) e 40 mila in meno rispetto allo stesso mese del 2014 (-0,2%). Si tratta del secondo calo congiunturale degli occupati dopo quello di maggio (-0,3%). Ad aprile, invece, c'era stata una crescita dello 0,6%.

Gli inattivi sono 131 mila in meno rispetto a giugno 2014 – Per quanto riguarda gli inattivi, a giugno sono 131 mila in meno rispetto allo stesso mese del 2014 (-0,9%) e c'è un leggero calo anche rispetto a maggio (-0,1%). L'Istat osserva che l'aumento dei disoccupati negli ultimi 12 mesi (+85mila) è ”associato ad una crescita della partecipazione al mercato del lavoro, testimoniata dalla riduzione del numero di inattivi”. Rispetto ai tre mesi precedenti, nel periodo aprile-giugno 2015 sono in crescita sia il tasso di occupazione (+0,1 punti percentuali) sia il tasso di disoccupazione (+0,1 punti), a fronte di un calo del tasso di inattività (-0,2 punti).

Il tasso di disoccupazione giovanile sale al 44,2%, è record – Il tasso di disoccupazione giovanile (dei 15-24enni), cioè la quota di giovani disoccupati sul totale di quelli attivi (occupati e disoccupati) è pari a giugno al 44,2%, in aumento di 1,9 punti percentuali rispetto al mese precedente. Comunicando questi dati l’Istat sottolinea che dal calcolo del tasso di disoccupazione sono esclusi i giovani inattivi, cioè quelli che non sono occupati e non cercano lavoro, nella maggior parte dei casi perché impegnati negli studi. La disoccupazione giovanile è a giugno la più alta dall'inizio delle serie storiche mensile e trimestrali dell'Istituto dal 1977.

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