Disoccupazione record, in un mese 38mila posti di lavoro in meno
Gli ultimi dati Istat sulla disoccupazione fotografano una realtà ancor più preoccupante rispetto a quelli del mese scorso, da marzo infatti i senza lavoro in Italia hanno raggiunto la soglia del 10.2%, in rialzo di 0.1 punti percentuali sugli ultimi dati rilevati e di 2.2% punti su base annua. Disoccupazione che dunque supera la soglia psicologica del 10% ormai da due mesi e inizia ad essere definita, dagli stessi tecnici dell’Istituto di statistica, “preoccupante”. Sono 2 milioni e 615mila i senza lavoro, rispetto al mese scorso di rilevazione in aumento di 38mila unità, su base annua il numero di disoccupati aumenta invece del 31.1%, 621mila unità in più.
Il tasso di disoccupazione più alto dal gennaio 2004 –Gli ultimi dati appaiono come i più alti dal gennaio 2004, quando l’Istat cioè inizio la rilevazione su base mensile mentre ancor più duro appare il “responso” del tasso su base trimestrale. In questo caso il dato sale al 10.9%, record dal 1999 con un una crescita di 2.3 punti percentuali su base annua. Per l’Istat per il secondo trimestre consecutivo emerge una significativa riduzione degli occupati italiani dovuto alla riduzione della componente maschile e con intensità inferiore rispetto al recente passato aumentano gli occupati stranieri.
Più di un giovane su tre disoccupato – L’Italia, anche questo mese, si conferma un paese non adatto ai giovani che continuano ad essere quelli che pagano il conto più alto in materia di lavoro. L’Istat dice infatti che ad aprile restano senza lavoro il 35.2% dei giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni. Questo dato è in diminuzione di 0.8 punti percentuali su marzo ma in aumento di 7.9 punti su base annua. I giovani di questa fascia d’età che cercano lavoro sono 611mila, gli inattivi tra i 15 e i 64 anni diminuiscono invece dello 0.1% rispetto al mese precedente. Il tasso di inattività, rispetto a marzo, è rimasto invariato e stabile sul 36.6%.