Privacy, la nuova guida del Garante: “Più regole per social network e telemarketing”
Le regole di Google, le incalzanti chiamate di telemarketing, la protezione dei dati personali, i sistemi di cloud computing, i social network e i problemi posti dal cyberbullismo. È soprattutto l'universo della Rete a trovare spazio tra i temi da mettere al vaglio del Garante per la Privacy, come emerge dalla Relazione annuale sull'attività 2012, presentata oggi alla Camera dei Deputati. "Non possiamo più essere indulgenti con la violenza verbale presente nella rete". Il Garante Antonello Soro dice basta agli ‘’illeciti, tutt’altro che di opinione!’’ che ‘’rischiano di rendere la rete, da potente strumento di democrazia, spazio anomico dove si può impunemente violare i diritti’’. E a proposito di violazioni, i componenti dell'Authority ne hanno riscontra un aumento– 578 – rispetto al 2011: a riceverne di più sono state sopratutto le società di telemarketing che chiamano gli utenti per fare proposte commerciali a tutte le ore, ma anche le compagnie di telefonia che custodiscono oltre il dovuto i dati del traffico telefonico.
Le cifre
Nel 2012 sono stati adottati oltre 460 provvedimenti collegiali.
L'Autorità ha fornito riscontro a 4.183 tra quesiti, reclami e segnalazioni con specifico riferimento alle seguenti aree tematiche: telefonia, credito, centrali rischi, videosorveglianza, rapporti di lavoro, giornalismo.
Sono stati decisi 233 ricorsi, inerenti soprattutto a banche e società finanziarie, datori di lavoro pubblici e privati, attività di marketing, compagnie di assicurazione, operatori telefonici e telematici.
I pareri resi dal Collegio al Governo sono stati 23 ed hanno riguardato, in particolare, l'informatizzazione delle banche dati della Pa, l'attività di polizia e sicurezza nazionale, la solidarietà sociale.
Sono state effettuate 395 ispezioni, che hanno riguardato diversi settori: il telemarketing, l'uso dei sistemi di localizzazione (gps) nell'ambito del rapporto di lavoro, i nuovi strumenti di pagamento gestiti dalle compagnie telefoniche (mobile payment), il credito al consumo e le "centrali rischi", le banche dati del fisco, l'attività di profilazione dei clienti da parte delle aziende.
Le violazioni amministrative contestate sono state 578, in aumento rispetto all'anno precedente (358): una parte consistente ha riguardato il mancato rispetto delle norme in materia di telemarketing, la conservazione eccessiva dei dati di traffico telefonico e telematico, la mancata adozione di misure di sicurezza, l'omessa o mancata notificazione al Garante, l'inosservanza dei provvedimenti dell'Autorità.
Le sanzioni amministrative riscosse ammontano a circa 3 milioni 800 mila euro.
Le violazioni segnalate all'autorità giudiziaria sono state 56.
L'attività di relazione con il pubblico è aumentata rispetto all'anno precedente: si è dato riscontro a circa 35.000 quesiti, che hanno riguardato, in particolare, le problematiche legate al telemarketing, a Internet, alla pubblicazione di documenti da parte della Pa, alla videosorveglianza, al rapporto di lavoro.
Ci sono varie situazioni che hanno portato il Garante ad adottare nuove regole e linee guide. Per esempio , è stato aperto un procedimento nei confronti di Google per la "gestione opaca relativa alle nuove regole privacy adottate"; ha avviato e concluso una consultazione per regolare l’uso dei cookie da parte dei siti visitati dagli utenti; è intervenuto per garantire maggiore trasparenza agli utenti dei servizi di messaggistica, anche vocale; per garantire un corretto rapporto tra trasparenza della Pa e riservatezza delle persone sono stati presi provvedimenti di divieto nei confronti di decine di Comuni che avevano pubblicato sul web dati sanitari dei cittadini. E ancora, come si legge nella Relazione sull'attività 2012, l'Autorità ha fissato le regole sull'obbligo per le società di Tlc e gli Internet provider di comunicare agli utenti e al Garante le violazione subite dai data base in caso di attacchi informatici, eventi avversi o calamità.
Nuove misure per le intercettazioni – Nel corso dell'intervento in Parlamento, il Garante privacy ha sottolineato anche come "nelle prossime settimane" verrà adottato un «provvedimento generale"sulle intercettazioni "per indicare soluzioni idonee ad elevare lo standard di protezione dei dati trattati ed evitarne indebite divulgazioni", dal momento che la "pretesa di proteggere la democrazia attraverso la compressione delle libertà dei cittadini rischia di mettere in discussione l'essenza stessa del bene che si vuole difendere" ha detto Soro.