P.A., nuove regole per i concorsi: meno idonei, graduatorie a tempo
C’è l’ok della commissione Affari Costituzionali del Senato alla parte della delega P.A. che cambia le regole di accesso ai concorsi pubblici. Se verrà approvata, la gestione di tutte le selezioni verrà accentrata. Tra i cambiamenti previsti: revisione delle regole per il loro svolgimento, definizione dei tetti per gli idonei e riduzione di termini per la validità delle graduatorie. L’obiettivo, ha detto il ministro Marianna Madia, è quello di “evitare la formazione di graduatorie eccessivamente ampie di idonei, ad esempio prevedendo che il numero degli idonei non possa superare una determinata quota percentuale dei posti messi a concorso”.
Via libera della commissione anche alla stretta, inserita nella delega Pa, sulle azioni disciplinari verso i dipendenti pubblici, che come sanzione, nei casi gravi, hanno anche il licenziamento, e sulla costituzione di un polo unico della medicina fiscale: all'Inps saranno attribuite le competenze e le risorse ora impiegate dalla Pubblica amministrazione. L'emendamento del relatore alla delega sulla Pubblica amministrazione, passato in commissione al Senato, ha stabilito inoltre che ci sarà una maggiore separazione tra indirizzo politico e gestione, con l'esclusiva attribuzione ai dirigenti pubblici della responsabilità amministrativo-contabile (in cui ricade il danno erariale) nell'ambito dell'attività gestionale della Pa.
La decisione della Conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama di licenziare il ddl sulla corruzione mercoledì primo aprile comporta lo slittamento dell' esame della riforma della Pa a giovedì 2 aprile. Questo vuol dire che incardinando questa riforma, in Aula giovedì mattina, la sua approvazione definitiva avverrà sicuramente non prima di Pasqua.