video suggerito
video suggerito
Opinioni

La tutela della privacy nell’era dei social media o social network

Il Garante per la protezione dei personali ha pubblicato un opuscolo che individua il comportamento corretto da tenere sui social network o social media al fine di tutelare la propria privacy (o social privacy)
A cura di Paolo Giuliano
14 CONDIVISIONI

Immagine

Il Garante della protezione dei dati personali ha diffuso alcuni suggerimenti su come tutelare la propria privacy quando si usano i social media o social network. In realtà l'opuscolo del garante diventa una sorta di decalogo che individua il comportamento più opportuno da tenere quando si dispone di un profilo su un social media. Questo sia per tutelare se stessi, sia per tutelare gli altri (o essere protetti dagli altri) con cui si hanno rapporti o contatti.

Il Garante nota come, da un lato, i social network offrono vantaggi significativi e immediati: semplificano i contatti, rendono possibili scambi di informazioni
con un numero enorme di persone, però, dall'altro, queste comunità online,  amplificano i rischi legati a un utilizzo improprio o fraudolento dei dati personali degli utenti, esponendoli a danni alla reputazione, a furti di identità, a veri e propri abusi.

Il Garante prende atto che non esistono più barriere tra la vita digitale e quella reale: quello che succede on-line sempre più spesso ha impatto fuori da Internet, nella vita di tutti i giorni e nei rapporti con gli altri.

I social network sono strumenti che danno l’impressione di uno spazio personale, o di piccola comunità. Si tratta però di un falso senso di intimità che può spingere gli utenti a esporre troppo la propria vita privata e professionale, a rivelare informazioni confidenziali, che possono provocare gravi “effetti collaterali”, anche a distanza di anni, che non devono essere sottovalutati.

La dignità della persona e il diritto alla riservatezza non perdono il loro valore su Internet.

Quando si inseriscono i dati personali su un sito di social network, se ne perde il controllo. I dati possono essere registrati da tutti i contatti e dai componenti dei gruppi cui hai aderito, rielaborati, diffusi, anche a distanza di anni. A volte, accettando di entrare in un social network, concedi al fornitore del servizio la licenza di usare senza limiti di tempo il materiale che inserisci on-line le foto, gli scritti, le opinioni.

Attenzione ai falsi profili. Basta la foto, il tuo nome e qualche informazione sulla tua vita per impadronirsi on-line della tua identità.

Attenzione alle informazioni che si rendono disponibili on-line. La data e il luogo di nascita bastano per ricavare il tuo codice fiscale. Ecco, quindi, che occorre essere prudenti con se stessi, ma soprattutto, con gli altri, quando metti on-line la foto di un tuo amico o di un familiare, quando lo “tagghi” (inserisci, ad esempio, il suo nome e cognome su quella foto), domandati se stai violando la sua privacy. Nel dubbio chiedigli il consenso.

Quando si decide di uscire da un social network spesso è permesso solo di “disattivare” il tuo profilo, non di “cancellarlo”. I dati, i materiali che hai messo on-line, potrebbero essere comunque conservati nei server, negli archivi informatici dell’azienda che offre il servizio. Leggi bene cosa prevedono le condizioni d'uso e le garanzie di privacy offerte nel contratto che accetti quando ti iscrivi.

Questo perché il valore dei dati è immenso. Le aziende che gestiscono i social network generalmente si finanziano vendendo pubblicità mirate. Il valore di queste imprese è strettamente legato anche alla loro capacità di analizzare in dettaglio il profilo degli utenti, le abitudini e i loro hobby, ma anche le reti di contatti, per poi rivendere le informazioni a chi se ne servirà per promuovere offerte commerciali specifiche o per sostenere campagne di vario genere. Anche nel web, dietro l’offerta di un servizio “gratuito”, si nasconde lo sfruttamento per molteplici scopi dei tuoi dati.

Occorre riflettere  bene prima di inserire on-line dati che non vuole che vengano diffusi o che possano essere usati a proprio  danno.

E' vero che è possibile segnalare al Garante della privacy e alle altre autorità competenti le eventuali violazioni affinché possano intervenire a tua tutela.

Però, occorre considerare che la maggior parte dei social network ha sede all’estero, e così i loro server. In caso di disputa legale o di problemi insorti per violazione della privacy, non sempre si è tutelati dalle leggi italiane ed europee. Le società che ti offrono i loro servizi da sedi dislocate in uno dei Paesi dell’Unione Europea devono sempre rispettare la normativa comunitaria e in essi è presente un’autorità di protezione dati (Data Protection Authority) che potrà intervenire, anche tramite il Garante, nel caso subissi violazioni alla privacy.

Social privacy. Come tutelarsi nell'era dei social network in pdf

14 CONDIVISIONI
Immagine
Avvocato, Foro di Napoli, specializzazione Sspl conseguita presso l'Università “Federico II”; Mediatore professionista; Autore di numerose pubblicazioni in materia di diritti reali, obbligazioni, contratti, successioni. E' possibile contattarlo scrivendo a diritto@fanpage.it.
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views