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Il Bonus Art un credito di imposta per le donazioni a favore del patrimonio culturale

Il Decreto Legge del 31.05.2014 n. 83 all’art. 1 riconosce a favore che le liberalità di denaro effettuate per la tutela e la protezione del patrimonio culturale un credito di imposta pari al 65% ( se effettuate entro il 2014) o al 50 % (se effettuate entro il 2015)
A cura di Paolo Giuliano
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DECRETO-LEGGE   31 maggio 2014, n. 83

Disposizioni urgenti per  la  tutela  del  patrimonio  culturale,  lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo.

in G.U.  Serie Generale n.125 del 31-5-2014

note: Entrata in vigore del provvedimento: 01/06/2014

Il Decreto mira a tutelare il patrimonio culturale (e la cultura in genere) e di porre un immediato rimedio allo stato di emergenza e degrado  in  cui  versano numerosi siti culturali italiani, il legislatore prevede come prima misura è la c.d. ART – BOMUS,  un credito di imposta per coloro che effettuano liberalità a favore del patrimonio culturale (art. 1 Credito di imposta per favorire  le erogazioni liberali a sostegno della cultura).

I soggetti che possono accedere al BONUS – ART  sono soggetti privati, enti non riconosciuti e anche imprenditori, la loro individuazione è effettuata in modo indiretto mediante l'indicazione di un limite massimo di credito di imposta (che vedremo più avanti).

Quindi, è necessaria una liberalità (donazione); l'oggetto della donazione può essere solo denaro, per l'impossibilità di quantificare o valutare oggetti diversi dal denaro (es. esecuzione di opere di restauro).

La liberalità deve avere un fine specifico, cioè deve essere diretta ad  effettuate una di queste attività:

per interventi di manutenzione, protezione e restauro di  beni  culturali pubblici, (quindi non sarebbero previsti i beni culturali privati)

per il sostegno degli istituti e dei luoghi  della  cultura (musei, biblioteche) di appartenenza pubblica

per la realizzazione di  nuove  strutture, il restauro e il potenziamento di quelle esistenti.

Il destinatario della liberalità è solo un ente pubblico (non un privato), la scelta del destinatario della donazione  è discrezionale (cioè è libera) da aprte del donante

Se si realizzano queste condizioni a colui che effettua la liberalità è riconosciuto un credito  d'imposta,

Il bonus ART ha un limite di tempo ben specifico (tre anni a partire dal 31 dicembre 2013): infatti, il credito di imposta è riconosciuto solo per le liberalità effettuate nei tre  periodi d'imposta successivi a quello in  corso  al  31  dicembre  2013

La misura del credito di imposta è così quantificata: il 65 per cento delle erogazioni liberali effettuate in  ciascuno dei due periodi d'imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2013;  il50 per cento delle erogazioni liberali effettuate nel  periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2015.

Il credito di imposta non può superare il 15 % del reddito imponibile per le persone fisiche e per gli enti non commerciali e del 5 per mille dei ricavi annui per i soggetti titolari di reddito di impresa.

In questo modo di individuano, anche se in modo indiretto, i soggetti che possono beneficare del bonus-art.

Il credito di imposta sarà ripartito in tre  quote  annuali  di  pari importo.

Al  credito  d'imposta  di  cui  al  presente  decreto legge (art. 1)   non  si  applicano i limiti di cui all'articolo 1, comma 53,  della  legge  24  dicembre 2007, n. 244, e  di  cui  all'articolo  34  della  legge  23  dicembre 2000, n. 388.

I soggetti beneficiari delle erogazioni liberali di cui al comma  1 comunicano mensilmente al Ministero  dei  beni  e  delle  attivita'  culturali  e  del  turismo  l'ammontare  delle  erogazioni   liberali  ricevute nel mese di riferimento; provvedono altresi' a dare pubblica  comunicazione  di  tale  ammontare,  nonche'  della  destinazione   e  dell'utilizzo delle erogazioni stesse, anche con un'apposita  sezione  nei propri siti web istituzionali.

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Avvocato, Foro di Napoli, specializzazione Sspl conseguita presso l'Università “Federico II”; Mediatore professionista; Autore di numerose pubblicazioni in materia di diritti reali, obbligazioni, contratti, successioni. E' possibile contattarlo scrivendo a diritto@fanpage.it.
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