Dirigenti statali, in arrivo aumenti da 120 euro al mese: stipendio sarà legato ai risultati
Cambia, con il nuovo contratto, la busta paga degli statali. L’ultima novità è quella che il salario verrà erogato sulla base dei risultati raggiunti dai dirigenti. Inoltre, nessun dirigente potrà essere considerato tale senza un ruolo specifico: senza un compito assegnato specifico non ci sarà una qualifica di dirigente. A riportare le linee guida del nuovo contratto dei dirigenti di stato firmate dal ministro per la Pubblica Amministrazione Marianna Madia è l’Ansa. In sostanza, l’obiettivo è quello di creare degli aumenti progressivi sulla base del merito e del lavoro svolto, in base ai risultati conseguiti. Il trattamento accessorio sui risultati potrà influire almeno sul 30% della retribuzione totale.
Le negoziazioni per il nuovo contratto arrivano dopo otto anni di blocco e partono da un aumento del 3,48% per tutti i dirigenti pubblici (156mila in tutto), leggermente più di quanto previsto dalla manovra. L’aumento riguarda il triennio 2016-2018 così come avvenuto per i dipendenti statali e riguarda sia le voci fissi che quelle variabili. Si parla di incrementi a partire da 120 euro a testa sulla busta paga base.
Dopo i dirigenti della pubblica amministrazione, la contrattazione riguarderà i medici, i presidi e i vertici degli enti locali per un totale di 156mila lavoratori. A cambiare è anche la busta paga: le parti fisse diventeranno parte dello stipendio tabellare in modo da rendere più chiaro quale sia la parte di stipendio legata ai risultati raggiunti.
C’è poi la novità riguardante i compiti dei dirigenti: le linee guida prevedono che ogni dirigente debba avere un compito specifico al quale essere assegnato. Ognuno, dunque, deve avere un compito preciso. Si prevede inoltre un regolamento anche per chi si trova in una situazione intermedia e per cui devono essere previsti obblighi ma anche le adeguate tutele perché chi non ha un incarico specifico ha una riduzione in busta paga.