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Dieci anni di Guantanamo, dieci anni di violazioni dei diritti umani

L’11 gennaio del 2002 veniva aperto il campo di prigionia all’interno della base navale statunitense di Guantanamo, sull’isola di Cuba: da allora si sono susseguite le denunce per le sistematiche violazioni dei diritti umani che avvengono nel carcere. Lo racconta Amnesty International nel suo ultimo rapporto.
A cura di Nadia Vitali
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L 11 gennaio del 2002 veniva aperto il campo di prigionia all interno della base navale statunitense di Guantanamo, sull'isola di Cuba, da allora si sono susseguite le denunce per le sistematiche violazioni dei diritti umani che avvengono nel carcere. Lo racconta Amnesty International nel suo ultimo rapporto.

Era l'inizio del 2002, gli Stati Uniti ed il mondo intero erano ancora scossi dai devastanti attacchi dell'11 settembre; il terrore aleggiava palpabile nell'aria, si iniziava a familiarizzare con concetti sinistri quali «fondamentalismo» o «attentato kamikaze» o con parti di mondo che, da sempre, erano simbolo del più mero abbandono e della più volontaria dimenticanza: l'Afghanistan, una storia recente fatta di guerre e sopraffazioni, un passato remoto glorioso ed affascinante, era adesso noto a tutti come terra in cui si annidava il male supremo, bombardato a partire dal 7 ottobre del 2001 e a tutt'oggi coinvolto in un'inutile guerra di cui solo i civili pagano le conseguenze.

In quell'inizio del 2002, l'11 gennaio, si spalancarono anche le porte del campo di prigionia forse più tristemente noto degli ultimi anni: Guantánamo, nella base navale statunitense sull'isola di Cuba. Quel giorno giunsero lì i primi detenuti catturati in Afghanistan, collocati nelle gabbie chiuse da filo metallico; da allora ne sono arrivati 779 e di questi uno solo è stato trasferito negli USA per subire un regolare processo da una corte federale. Ad altri sono toccati processi iniqui da parte dei militari, seguiti alle torture e ai maltrattamenti che, è cosa nota, vengono sistematicamente praticati contro gli uomini dalle tute arancioni.

L 11 gennaio del 2002 veniva aperto il campo di prigionia all'interno della base navale statunitense di Guantanamo, sull'isola di Cuba, da allora si sono susseguite le denunce per le sistematiche violazioni dei diritti umani che avvengono nel carcere. Lo racconta Amnesty International nel suo ultimo rapporto.
Foto del 2002

Il rapporto di Amnesty International, presentato proprio in occasione del primo decennale dall'apertura della struttura, si intitola Guantánamo, un decennio di violazioni dei diritti umani e sottolinea, ancora una volta, come l'amministrazione Bush prese al tempo la decisione di violare non solo i diritti fondamentali ma anche le norme basilari della legge umanitaria internazionale, relativa ai conflitti armati. Decisione che viene ripetuta ogni giorno in cui quel campo di prigionia resta aperto.

Il mancato rispetto degli impegni presi dall'amministrazione Obama di chiudere Guantánamo entro il gennaio del 2010, attribuito al Congresso, dimostra come gli Stati Uniti non vogliano rinunciare alla «guerra globale» che ha trovato in George W. Bush il suo perfetto regista; il Presidente Obama si è scontrato, come è accaduto in altri casi, con un retaggio troppo comodo e radicato per poter essere abbandonato. «Fino a quando gli USA non considereranno queste detenzioni come una questione di diritti umani, l'eredità di Guantánamo sopravvivrà, a prescindere se verrà chiuso o meno» è il commento di Rob Freer, ricercatore dell'organizzazione mondiale per i diritti umani.

Fino allo scorso dicembre nel campo di detenzione c'erano 171 individui, di cui almeno 12 trasferiti nel gennaio del 2002: di essi soltanto uno sta scontando una pena dopo essere stato condannato da una corte militare, gli altri 11 non hanno mai subito un'incriminazione per qualche reato; una dozzina di prigionieri avevano circa 18 anni al momento della cattura, un cittadino canadese è finito a Guantánamo all'età di 15 anni e si trova ancora lì dal 2002. Alcuni sono stati vittime di torture e sparizioni forzate prima di finire dietro la fitta maglia metallica che li separa dal resto del mondo; la grande maggioranza dei 779 detenuti sono rimasti in carcere senza accusa né processo.

Guantánamo ha finito per diventare il simbolo di dieci anni di sistematica mancanza di rispetto per i diritti umani da parte degli USA nella loro reazione agli attacchi dell'11 settembre. Il governo statunitense ha violato i diritti umani dal primo giorno di apertura del centro di detenzione e continua a violarli ora che entriamo nell'uncidesimo anno. (Rob Freer)

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