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Diciotti, la lettera di Toninelli e Di Maio a difesa di Salvini: “Abbiamo deciso insieme”

Luigi Di Maio e Danilo Toninelli confermano ufficialmente il loro sostegno a Matteo Salvini sul caso Diciotti, inviando una lettera alla giunta per le autorizzazioni. I due ribadiscono che la decisione relativa alla Diciotti e ai migranti a bordo è stata presa collegialmente da tutto il governo: “Le decisioni del ministro sono da imputarsi anche ai sottoscritti”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Non solo il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Anche il vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, e il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, si schierano ufficialmente con Matteo Salvini sul caso della nave Diciotti e sulla richiesta di autorizzazione a procedere contro il ministro dell’Interno. I due, infatti, hanno inviato una lettera alla giunta per le immunità e le autorizzazioni del Senato, allegata alla memoria difensiva di Salvini e che si accompagna a quella di Conte. La lettera, rivelata da Open, conferma ufficialmente la linea più volte ribadita attraverso le dichiarazioni degli esponenti dei Cinque Stelle: “Le decisioni del ministro sono da imputarsi collegialmente anche ai sottoscritti”, affermano i due. Di Maio e Toninelli “dichiarano che le decisioni assunte in merito alla vicenda in oggetto sono state frutto di una condivisione politica quanto alla gestione delle operazioni di salvataggio dei migranti a bordo della Diciotti”.

Il testo della lettera

Nella lettera si legge, dunque, la linea difensiva dei due ministri in pieno sostegno a Salvini. “Le determinazioni assunte per la gestione delle procedure di salvataggio in mare da parte della nave Diciotti – si legge nel documento pubblicato da Open – sono riconducibili a una linea politica sull’immigrazione condivisa da tutto il governo. Assurge, infatti, a punto cardine del programma di governo l’abbattimento della pressione migratoria alimentata da fondi pubblici nazionali spesso gestiti con poca trasparenza e permeabili alle infiltrazioni della criminalità organizzata”.

I due ricordano che “l’intera compagine governativa propugna una revisione del Regolamento di Dublino volta a garantire il ricollocamento obbligatorio e automatico dei richiedenti asilo tra gli stati membri dell’Ue. Questa linea programmatica è stata costantemente seguita nella concreta azione di governo”. Si ribadisce poi la proposta avanzata dall’Italia in sede di Consiglio europeo in tema di migranti il 28 giugno 2018 e si sostiene: “In quest’ottica il governo, collegialmente, ha esplorato la possibilità di un’equa ripartizione tra i Paesi dell’Ue degli immigrati a bordo della Diciotti, per dare sostanza effettiva alle proclamazioni e agli impegni assunti in sede europea”.

Ritornano le accuse a Malta sul salvataggio e la presa in carico dei migranti e si sottolinea come l’Italia avrebbe offerto il “sostegno necessario”. In ogni caso, Di Maio e Toninelli rivendicano di aver dato vita a una trattativa con altri Stati, ottenendo di procedere con la ricollocazione dei migranti: “Il governo italiano è quindi riuscito ad ottenere, coinvolgendo Paesi terzi, un’assunzione di responsabilità nella gestione dei flussi migratori. In questa fase, i suddetti membri del governo hanno condiviso le modalità delle operazioni di salvataggio, sempre garantendo il rispetto delle condizioni di salute e assicurando che non mancasse cibo, acqua e cure ai migranti presenti sulla nave”.

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