Di Maio contro Renzi: “Da presidente guadagnavi meno di me? Balle, sputi fango contro M5S”
Intervistato dal Corriere della Sera, l'ex presidente del Consiglio Matteo Renzi ha dichiarato che durante gli anni della sua presidenza il suo stipendio era nettamente inferiore rispetto a quello percepito dagli esponenti di punta del Movimento 5 Stelle Alessandro Di Battista e Luigi Di Maio. I grillini hanno sempre dichiarato, fin dagli albori dell'esperienza pentastellata, di percepire uno stipendio pari a 3000 euro al mese, ad esclusione dei rimborsi spese dovuti per le varie attività sul territorio e per l'espletamento del mandato, come ad esempio la restituzione delle somme spese per trasporti, alberghi, affitto o vitto. Al deputato e vicepresidente della Camera Luigi Di Maio non è andata giù la velata accusa dell'ex presidente del Consiglio e candidato alla segreteria del Partito Democratico e con un post pubblicato sulla sua pagina Facebook ha replicato a Matteo Renzi: "Nell'intervista che è uscita oggi sul Corriere della Sera hai avuto la faccia tosta di sostenere che da Presidente del Consiglio guadagnavi la metà di me e di Alessandro Di Battista. È un tema sul quale dovresti solo stare zitto e imparare dal M5S. Quando eri Presidente del Consiglio guadagnavi 6.700 euro al mese, mentre io ne guadagno 3.000, anche perché ho deciso di tagliarmi la metà dell'indennità come hanno fatto anche tutti gli altri parlamentari del M5S. Con questi soldi, che ammontano ad oggi a 20 milioni e 686 mila euro, abbiamo finanziato più di 4.500 imprese, contribuendo a creare oltre 11.000 nuovi posti di lavoro", scrive il vicepresidente della Camera.
"Ho restituito in tutto 282.369 euro, considerando oltre al taglio all'indennità anche la rinuncia all'indennità di carica da vice presidente della Camera e la parte della diaria che non spendo. Non mi risulta tu abbia mai restituito un euro ai cittadini italiani. Oltre all'indennità, poi, da Presidente del Consiglio tu hai beneficiato di rimborsi illimitati per pranzi, cene, spostamenti, auto blu, aerei ed elicotteri di Stato. Io, come detto, ho restituito tutto ciò che non spendevo della mia diaria e ho rendicontato nel dettaglio quanto spendevo. Una bella differenza, non trovi? Per la mia attività di vice presidente della Camera avrei avuto diritto anche ad una indennità aggiuntiva di 3.112 euro al mese. Inutile dire che ho rinunciato e la svolgo gratuitamente, come è giusto che sia", prosegue il deputato pentastellato.
"Oltre all'indennità aggiuntiva, avrei potuto usufruire di un'auto blu, a cui ho naturalmente rinunciato proprio mentre tu giravi Roma, l'Italia e il mondo non solo con l'auto blu ma anche con l'aereo blu di stato e con l'elicottero blu pagati dai cittadini italiani. Tuttora hai il coraggio di usare l'auto blu anche se in teoria dovresti essere un semplice cittadino. Ho rinunciato anche all'appartamento del vice presidente della Camera, mentre tu hai usato tutti i benefit che Palazzo Chigi offriva. Inutile dire che non ho mai preso un volo di Stato, mentre tu hai pensato bene di comprare un nuovo aereo facendo spendere agli italiani, in prospettiva, circa 170 milioni di euro. Una spesa così alta per un airbus né Trump né altri Presidenti si sono mai sognati di farla".
Concludendo, Di Maio ha sottolineato che Matteo Renzi in qualità di presidente del Consiglio avrebbe potuto fare molto di più contro gli sprechi della politica, "invece ti sei adagiato sugli allori. Non hai mai preteso come segretario del Pd che i tuoi parlamentari o consiglieri si tagliassero alcunché o che votassero la nostra legge sui tagli degli stipendi. Caro Matteo Renzi, le balle non durano per sempre. Dovresti avere imparato la lezione, invece dal tuo isolamento dorato continui a sputare fango su chi usa i soldi pubblici con l'attenzione e la trasparenza che meritano. Prima di parlare di me, di Alessandro Di Battista o del M5S sciacquati la bocca".