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Deficit / PIL al 2,4%

Di Maio contro Juncker: “È inadatto come presidente della Commissione Ue, è evidente”

Il vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, attacca esplicitamente il presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, facendo così proseguire la polemica tra Italia e Ue sulla manovra del governo e sul deficit al 2,4%: “Juncker non è adatto a svolgere il ruolo di presidente della Commissione europea, ormai è evidente”, attacca Di Maio.
A cura di Stefano Rizzuti
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Continua lo scontro tra il governo italiano e la Commissione europea. Una battaglia a colpi di dichiarazioni che, dopo le parole del presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, e la replica del vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, vede un nuovo protagonista. Anche l’altro vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, interviene nella polemica sul deficit italiano e sul Def fiancheggiando Salvini e sostenendo che “Juncker non è adatto a svolgere il ruolo di presidente della Commissione europea, ormai è evidente”. In un post sul blog delle stelle, Di Maio attacca: “Vorrei farmi una domanda: come mai tutti si sentono in diritto di fare la morale a noi, che abbiamo stabilito un rapporto deficit/Pil al 2,4% ma non a Paesi che hanno un rapporto deficit Pil al 2,8%? Ancora ricordo quando alcuni giornalisti stranieri chiedevano a Juncker della Francia, che ha sforato il rapporto deficit/PIL per circa nove anni di fila, e lui rispondeva: ‘ma la Francia è la Francia!’ Per non parlare delle continue violazioni dell’export tedesco che da anni e anni viola le regole comuni europee. Anche in quel caso dalla Commissione solo silenzio”.

Di Maio ribadisce che lo spread cresce per colpa dell’Ue e delle dichiarazioni di alcuni commissari europei come Juncker e come Pierre Moscovici: “I colpi bassi che arrivano dalla Ue all'Italia per far aumentare artificiosamente lo spread (grazie Moscovici, grazie Juncker) non sono motivati da un ragionamento economico sul DEF, ma da meri interessi politici, perché il nostro governo non viene digerito dai partiti che sono oggi maggioranza in Parlamento e in Commissione Europea. Ma, e vorrei che se lo appuntassero, tra pochi mesi ci saranno le elezioni europee”.

Secondo Di Maio è “bastato parlare di provvedimenti a favore del popolo italiano – reddito di cittadinanza, superamento della Fornero, aumento delle pensioni minime – che i burocrati europei spalleggiati dai vecchi partiti italiani si sono subito messi in assetto di guerra, tutti insieme a soffiare sul fuoco dello spread”. Il vicepresidente del Consiglio sottolinea che si tratta “non di soldi buttati per salvare i banchieri, per opere inutili mai finite o per le pensioni d’oro. Sono soldi che utilizzeremo per investimenti: precisamente sarà il più grande piano di investimenti mai fatto! Queste misure faranno crescere finalmente l’Italia, per anni impantanata sugli interessi di pochi prenditori e politici compiacenti”.

Il vicepresidente del Consiglio conclude così il suo post:

Gli italiani non hanno nessuna intenzione di rinunciare alla qualità della loro vita, al rispetto del loro voto e di tutto ciò che hanno chiesto il 4 marzo. Il deficit sarà in linea con quello degli ultimi anni e tutto ciò che abbiamo in mente risponde solo a due principi: giustizia sociale e crescita. E noi non abbiamo nessuna intenzione di non rispettare le regole del patto di stabilità e crescita. Come hanno fatto molti altri Paesi prima di noi, anche noi possiamo avere uno scostamento temporaneo per risolvere un problema sociale grave e urgente.

Hanno cercato di convincerci per anni che l’unica soluzione era soffrire e stringere i denti, ma tutto il mondo ha visto che non ha funzionato. La chiave per invertire la rotta sono gli investimenti! Ripeto: un piano di investimenti mai visto prima! Siamo perfettamente consapevoli del fatto che il nostro debito deve restare sostenibile, di sicuro non aumenterà inutilmente di 200 miliardi come è successo già con il PD che oggi ci fa la morale. La Manovra del Popolo deve essere analizzata dal punto di vista economico, e non usata politicamente contro l’unico governo che sta lavorando per i cittadini italiani e non per l’élite europea. Basta speculazioni sul nostro Paese!

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