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Denise Pipitone, parla un teste: “Vidi a Milano una bimba che sembrava lei”

Felice Grieco, l’uomo che filmò col cellulare una bambina che era con alcuni zingari e che gli sembrava molto somigliante alla piccola scomparsa da Mazara del Vallo, è stato ascoltato per la prima volta durante l’udienza per il processo in corso al Tribunale di Marsala.
A cura di Susanna Picone
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Felice Grieco, l’uomo che filmò col cellulare una bambina che era con alcuni zingari, molto somigliante alla piccola scomparsa da Mazara del Vallo, è stato ascoltato per la prima volta durante l’udienza per il processo in corso al Tribunale di Marsala.

L’ultima udienza relativa al processo per la scomparsa della piccola Denise Pipitone, la bambina di cui non si hanno più notizie dal lontano primo settembre del 2004, ha visto la testimonianza di Felice Grieco, guardia giurata 43enne che il 18 ottobre del 2004, dunque qualche settimana dopo i fatti di Mazara del Vallo, vide e filmò con il suo telefonino una scena a Milano. Protagonista del suo filmato era una bimba che secondo il testimone, citato dalla difesa dell’imputata Jessica Pulizzi, poteva essere la piccola Denise. Le somigliava tantissimo, ha detto il testimone. “Avevo chiesto al 113 l’autorizzazione a trattenere la piccola che mi sembrava somigliare a Denise, ma mi fu negata. Se fossi stato certo, comunque, che si trattava di quella scomparsa, l’avrei sicuramente bloccata”: così Grieco dinanzi al Tribunale di Marsala. Il testimone ha spiegato di aver saputo della scomparsa di Denise Pipitone in televisione, quando il caso arrivò alla trasmissione “Chi l’ha visto?”, in televisione aveva insomma visto la foto della bambina.

"Una zingara l’ha portata via" – In merito alla piccola filmata a Milano il teste ha raccontato la dinamica dei fatti: lui si trovava in servizio in via Ettore Ponti e, nei pressi della banca Mps, c’erano alcuni zingari. Si trattava di tre adulti, un uomo e due donne, e due bambini, un maschio e una femmina. Poi la guardia giurata notò, seduta a terra, una bambina che chiedeva l’elemosina: le chiese se voleva qualcosa da mangiare e lei rispose “la pizza”. La guardia giurata si accorse che la piccola aveva un segno sulla guancia, forse era sporco o forse era una cicatrice. Insospettito e senza farsi notare chiamò la polizia, nel frattempo però, prima dell’arrivo degli agenti, una delle zingare prese la bambina per un braccio e si allontanò. Ma al racconto di Felice Grieco – e della possibilità di Denise Pipitone, sequestrata dagli zingari, a Milano – non crede la parte civile. L’avvocato che assiste la mamma della bambina scomparsa ha detto che nulla ha mai confermato che quella bambina fosse la piccola Denise.

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