Denise, la sorellastra assolta anche in appello: non fu lei a rapirla
Jessica Pulizzi, la sorellastra di Denise Pipitone, non c’entra nulla con la scomparsa della piccola di 4 anni avvenuta a Mazara del Vallo il primo settembre di undici anni fa. La Corte d'Appello di Palermo ha infatti confermato l'assoluzione della donna accusata del sequestro della bimba. “Riteniamo che questa sia una sentenza giusta, che arriva dopo seri approfondimenti disposti dalla corte d'appello di Palermo”, ha detto Fabrizio Torre, legale della Pulizzi, confermando quanto deciso dalla Terza sezione d’appello presieduta da Raimondo Lo Forti. Il procuratore generale Rosalba Scaduto aveva chiesto 15 anni di reclusione per la donna accusata di sequestro di persona (era stata assolta anche in primo grado).
In aula c'era anche Piera Maggio, la madre di Denise. "Non c'è giustizia, e oggi ne abbiamo avuto la conferma. Non c'è giustizia, io continuerò a cercare mia figlia", ha commentato la donna subito dopo la sentenza di assoluzione della Pulizzi. “E' un momento triste per la giustizia italiana. Aspettiamo le motivazioni della sentenza. Mi viene in mente il caso di Chiara Poggi: anche lì l'imputato è stato assolto due volte, però, poi, la cassazione ha stabilito cose diverse". Lo ha detto Giacomo Frazzitta, legale di parte civile della famiglia di Denise Pipitone. La tesi della Procura individuava il movente del sequestro della bambina nel rancore di Jessica nei confronti di Piera che le aveva tolto l’affetto del padre. Dichiarato, invece, prescritto il reato contestato al fidanzato Gaspare Ghaleb, imputato di false dichiarazioni al pubblico ministero.