Della Valle attacca ancora la Fiat: “Improvvisati che prendono in giro”
Diego Della Valle sembra ormai un inarrestabile fiume in piena contro i vertici Fiat accusati di voler fuggire dall'Italia chiudendo gli stabilimenti. Dopo il battibecco dei giorni scorsi anche oggi il patron della Tod's si è scagliato contro i dirigenti dell'azienda torinese accusandoli di essere solo dei "chiacchieroni improvvisati che ci vengono a raccontare banalità". La verità è che la Fiat è stata presa "con le mani nella marmellata perché se ne voleva andare", ha detto Della Valle parlando ad un convegno organizzato dall'Università Bocconi di Milano, e per questo ora "raccontano banalità per prenderci in giro con argomenti neanche tanto convincenti". "Bisogna stare attenti a sentire questi improvvisati della Fiat" ha rincarato Della Valle forse indirizzato al ministro Passera presente in sala, perché "vogliono venirci a raccontare che in Italia non conviene più fare automobili e dicono a noi imprenditori seri che non si può innovare in questo tempo di crisi e non si possono fare prodotti nuovi mentre noi resistiamo perché noi innoviamo".
Parole che faranno scoppiare altre polemiche anche sui mezzi di stampa. Ma l'imprenditore ne ha anche per i media che lo hanno accusato di intenti polemici. In questo Paese "non è comodo fare delle critiche, c'è sempre il gruppo dei benpensanti, magari in malafede, che dicono che non è il modo di fare" ha detto Della valle. L'ex patron della Fiorentina ha poi ricordato l'addio a Fabbrica Italia quando "venerdì qualcuno in maniera molto elegante ha dichiarato con un comunicato stampa che non avrebbe rispettato più nulla… vorrei chiedere agli operai Fiat se trovano elegante questo modo di fare" ha polemicamente sentenziato. "Se qualcuno viene dall'estero, tipo la Volkswagen, farà belle macchine" ha continuato Della Valle, perché "la crisi esiste per chi non ha nulla da vendere". Parlando del Made in Italy infine Della Valle ha voluto sottolineare che "siamo un settore abituato a fare da sé, siamo imprenditori che non si alzano la mattina e vanno a chiedere aiuti di sorta" con evidente riferimento sempre a Marchionne e alla Fiat dove "gli uffici stampa lavorano più degli uffici progettazione".