“Dell’Utri non può rimanere in carcere, le sue condizioni di salute sono critiche”
Il 31 maggio scorso il magistrato di sorveglianza ha rigettato l’istanza di sospensione della pena detentiva per Marcello Dell’Utri, che era stata presentata dai suoi legali in relazione alle sue cagionevoli condizioni di salute. L’ex senatore di Forza Italia e storico braccio destro di Silvio Berlusconi soffre di una cardiopatia ischemica cronica, per la quella chiede da tempo di essere affidato alle cure di una struttura ospedaliera o ai domiciliari.
Ieri il Garante dei detenuti, Stefano Anastasia, gli ha fatto visita nel carcere di Rebibbia e ha poi rilasciato una nota, spiegando di ritenere la detenzione in carcere “non compatibile” con le condizioni di salute di Dell’Utri. Il Garante ha espresso “seria preoccupazione per le condizioni evidenziate in atti documentali e auspica che ogni decisione in merito al suo caso, da parte della Magistratura di sorveglianza non vada al di là di tempi ragionevoli, al fine di tutelare, qualunque sia la forma che verrà decisa, la sua salute, che referti medici riportano come particolarmente critica”.
La relazione del medico del carcere, infatti, “descrive un quadro clinico grave per le pluripatologie diagnosticate, tanto da ritenere la sua situazione “non compatibile” con il regime carcerario”. Una situazione che andrebbe avanti da un po’ di tempo, come si legge nella parte finale della nota: “Lo scorso anno era stato dichiarato compatibile con il regime carcerario sulla base di quello che i suoi legali giudicano un errore di valutazione del perito nominato dal giudice. In quell’occasione, infatti, il perito avrebbe omesso di prendere visione dell’esame strumentale pur in presenza di una discrepanza tra le risultanze a sua disposizione. Tale omissione, che avrebbe condotto il perito ad una diagnosi errata sul punto della gravità della patologia cardiaca, è stata denunciata davanti alle Autorità disciplinari competenti”.