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Delitto Rosboch, Defilippi avrebbe detto alla fidanzata: “Devo eliminare la prof”

Il giovane avrebbe poi ammesso alla ragazza la paura di “passare tre anni in galera” per la truffa da 187mila euro nei confronti della donna, che sarebbe poi alla base del delitto della sua ex insegnante. Nel frattempo sembra complicarsi anche la posizione della madre del 22enne.
A cura di Biagio Chiariello
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Nuovi inquietanti particolari emergono sul caso dell’omicidio di Gloria Rosboch, l’insegnante piemontese di 49 anni per il quale sono in carcere il suo ex alunno Gabriele Defilippi, l'amico-amante Roberto Obert e la madre del giovane. Pochi giorni prima della scomparsa, il 22enne avrebbe confidato alla fidanzata, Sofia Sabhou, di avere paura di "passare tre anni in galera" per la truffa da 187mila euro nei confronti della donna. E’ stata la stessa giovane a raccontare nuovi dettagli relativi al suo rapporto con il ragazzo nel corso dell'interrogatorio di lunedì davanti al procuratore di Ivrea Giuseppe Ferrando. Testimonianza che sembra inchiodare anche Caterina Abbatista, madre di Gabrielle: "La madre di Gabriele sapeva tutto, me l'ha detto lui stesso un giorno che era ubriaco", ha detto Sofia. Il 22enne avrebbe poi detto alla fidanzata che intendeva “far sparire” la professoressa Rosboch. Ma in tal senso, la ragazza, che non è indagata, ha ammesso di non avere dato peso al proposito del ragazza, sebbene minaccioso, in quanto pensava "che fosse soltanto una scusa" per lasciarla. Il ragazzo aveva infatti anche aggiunto: "Non cercarmi, devo sparire per un po'".

La posizione della madre di Gabriele Defilippi

A proposito della posizione della madre di Gabriele, la Abbatista, anche nell'udienza del tribunale del riesame di stamattina, ha negato ancora una volta di essere uscita dall'ospedale di Ivrea, dove lavorava come operatrice socio-sanitaria, il pomeriggio del 13 gennaio, quando cioè Gloria Rosboch è scomparsa. La donna spera quantomeno di ottenere gli arresti domiciliari. “Continua a chiedere tutti i giorni notizie di suo figlio piccolo. In questa sede non abbiamo presentato indagini difensive sulla cella telefonica, abbiamo solo ribadito che era in ospedale e non c'entra con l'omicidio di Gloria Rosboch” hanno detto i suoi legali Matteo Grognardi ed Erika Gilardino. Tuttavia, un particolare rilevante che sembra andare contro la sua testimonianza sembra arrivare proprio dal fratellino di Gabrielle: "La mamma mi diceva che qualche volta usciva con le amiche dall'ospedale durante l'orario di servizio".

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