Delitto Claps: Danilo Restivo condannato a 30 di carcere per l’omicidio di Elisa
Verità per Elisa. È quanto chiede Filomena Claps, mamma della giovane assassinata a Potenza nel 1993, dopo la sentenza emessa per Danilo Restivo, condannato a 30 anni di galera, dal gup di Salerno Elisabetta Boccassini, per l’omicidio della giovane studentessa potentina, di cui è stato l’unico imputato. Soddisfatti i familiari di Elisa, ma la madre lancia un appello, affinché parlino, dopo tanti anni, anche le persone che sanno qualcosa su questa assurdo omicidio. “Chi sa ora si pulisca la coscienza”, queste le parole della donna.
Elisa, appena sedicenne, scomparve da Potenza il 12 settembre del 1993, dopo aver incontrato Danilo Restivo nella Chiesa della S.S Trinità. Quel giorno Restivo tornò a casa con il giubbino sporco di sangue e una lieve ferita alla mano: nonostante in questi anni sia stato accusato ripetutamente della morte della Claps, Danilo ha sempre negato qualsiasi coinvolgimento o responsabilità nel caso. La ragazza, ritrovata nel sottotetto della stessa Chiesa della Trinità, è stata uccisa mediante arma da taglio, con la quale le sono state inferte diverse coltellate mortali. Sugli abiti di Elisa è stato ritrovato il dna di Restivo, dopo un’attenta perizia medica svolta dai Ris. Restivo, oggi, non era in aula, in quanto detenuto in Inghilterra per l’omicidio di Heather Barnett, sua vicina di casa. Avrebbe avuto l’opportunità di collegarsi in videoconferenza per ascoltare la sentenza italiana, ma ha preferito non farlo.
Danilo Restivo è l’omicida materiale di Elisa, la quale è stata uccisa anche da chi, pur sapendo, non ha parlato. La famiglia Claps vuole ulteriore chiarezza su chi ha coperto volutamente il delitto. Mamma Filomena ha pregato molto in questi anni per far venire alla luce la verità sulla morte della figlia. Nonostante la forte fede che la caratterizza, la donna non è pronta a perdonare Restivo: “Sono cristiana, cattolica, ma non lo perdonerò mai” e chiede proprio a Restivo di raccontarle ora come si sono svolti realmente i fatti: “Prendi carta e penna e scrivi la verità, dimmi finalmente la verità". E lancia un altro appello "a chi sa, a chi deve pulirsi la coscienza”. Anche l’avvocato della famiglia Claps, Giuliana Scarpetta, si dice “tranquilla della condanna ai 30 anni: non ci sono altre vie, Restivo deve pagare per questo atroce delitto”.