Def, Matteo Salvini: “Polemiche con Juncker? Straparla, Io parlo solo con persone sobrie”
Non si placa la querelle tra il ministro degli Interni Matteo Salvini e il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker. Il vicepremier leghista insiste e alza il tiro: "Io parlo con persone sobrie che non fanno paragoni che non stanno né in cielo né in terra". Intervistato dal programma Tagadà su La7 Salvini risponde così ad una domanda sulle affermazioni del presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker, che aveva ipotizzato un rischio Grecia per l'Italia.
"In una grande famiglia – aggiunge – non ci sono figli di serie A e figli di serie B. Se qualcuno straparla perché rimpiange un'Italia precaria e impaurita, magari per poter comprare sotto costo le aziende che sono rimaste in questo Paese usando spread e mercati per intimorire qualcuno ha trovato il ministro sbagliato ed il Governo sbagliato". Il presidente della commissione Ue, intervenuto ieri sul deficit al 2,4% del Pil per tre anni, contenuto nella nota d'aggiornamento al Def varata dal Cdm giovedì scorso, aveva detto: "Se l'Italia vuole un trattamento particolare supplementare questo vorrebbe dire la fine dell'euro: bisogna essere molto rigidi". E ancora: "L’Italia si sta allontanando dagli obiettivi di budget su cui avevano trovato un accordo a livello comunitario. Non vorrei che, dopo essere stati in grado di fronteggiare la crisi della Grecia, finissimo per piombare nella stessa crisi con l’Italia. Una crisi di questo tipo ci è bastata".
Commissione Ue smentisce: "Errore di traduzione"
Secondo il portavoce della Commissione Margaritis Schinas, le parole del presidente della commissione europea, Jean-Claude Juncker, sulla necessità di non fare concessioni all'Italia "non sono state dette in modo così drammatico" come riportato dalla stampa. "C'e' stato un errore di traduzione", ha spiegato: Juncker "ha parlato in tedesco, è stato mal tradotto in inglese e ha fatto rumore in Italia", ha detto Schinas.