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Decreto sviluppo: le norme allo studio nella nuova bozza del Governo

Alcune delle misure allo studio dell’Esecutivo da inserire nel pacchetto definitivo per il decreto sviluppo.
A cura di Antonio Palma
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Alcune delle misure allo studio dell’Esecutivo da inserire nel pacchetto definitivo per il decreto sviluppo.

Il varo del decreto sviluppo sta diventando con le ore che passano sempre più problematico, all’interno del Governo non vi è accordo sulle possibili misure da scegliere. L’imposizione del Ministro Tremonti di adottare provvedimenti a costo zero sta rendendo qualsiasi ipotesi molto problematica, perché senza fondi è difficile metter in atto accorgimenti per il rilancio della crescita del Paese. Tutti gli incontri fino ad ora sono stati infruttuosi, anche se varie bozze del decreto sono state fatte circolare.

L’ultima idea è quella di un nuovo concordato fiscale che inviti tutti gli evasori a patteggiare con il fisco in modo da raggranellare qualche miliardo da investire in altre voci di spesa. Per lo stesso motivo sono allo studio anche un addizionale irpef del 5 per mille sulle aliquote più alte o anche un’emissione di Titoli di Stato a basso rendimento.

Le misure più probabili allo studio dei Ministri sono tante, vediamo quelle più probabili:

Procedure telematiche per università e scuole: tutti gli istituti scolastici e gli atenei potrebbero essere obbligati ad eliminare qualsiasi documento burocratico cartaceo e ad effettuare le loro procedure in modalità digitale.

Assicurazione obbligatoria contro le calamità per le abitazioni: tutti gli edifici ad uso abitativo potrebbero avere l’obbligo di stipulare una polizza contro terremoti, alluvioni, ecc. Tutto questo per garantire una tempestiva riparazione o ricostruzione dell’immobile in caso di disastri naturali.

 Mutui agevolati per giovani coppie: le coppie con lavoro precario potrebbero usufruire della garanzia del Governo per accendere un mutuo per la prima casa.

Silenzio assenso per i permessi di costruzione: tutti quelli che presentano domanda di costruzione potrebbero avvalersi del silenzio assenso nel caso in cui l’amministrazione non opponga un motivato diniego entro trenta giorni.

Certificato online anche per la malattia dei figli: anche per le assenze dovute alle malattie dei figli, i certificati potrebbero essere inviati per via telematica.

Meno controlli per le aziende: i controlli fiscali e burocratici sulle aziende potrebbero subire una razionalizzazione, vale a dire che gli enti preposti dovranno coordinarsi negli interventi per non sovrapporsi e dovranno intralciare il meno possibile l’attività imprenditoriale.

Smaltimento rifiuti agevolati per estetisti e acconciatori: allo studio la possibilità di trasportare in autonomia al primo centro di smaltimento e fino a 30 Kg al giorno lamette, aghi e altro materiale similare.

Concorso unico per entrare nella PA: dal gennaio 2013 potrebbe entrare in vigore la norma con cui le figure professionali comuni a tutte le amministrazioni pubbliche sono reclutate attraverso un concorso unico a livello nazionale.

La borsa dei Carburanti: Il Gme si potrebbe trasformare in Gmec (gestore dei mercati energetici e dei carburanti) e stabilire listini settimanali per il mercato dei carburanti all’ingrosso.

Ovviamente queste sono solo alcune delle idee allo studio per il nuovo decreto sviluppo. Il dibattito è ancora vivo e non mancano i malumori di alcuni ministri, che hanno minacciato di non votare il decreto sviluppo in Aula se non saranno accolte alcune delle loro richieste.

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