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Decreto semplificazioni in CdM, cancellati i debiti col fisco sotto i 30 euro

Oggi il Consiglio dei Ministri approverà il pacchetto semplificazioni, l’obiettivo è quello di abolire le lungaggini burocratiche e snellire le procedure per certificati e autorizzazioni. Previsti meno oneri a carico di cittadini e imprese.
A cura di Antonio Palma
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Oggi il Consiglio dei Ministri approverà il pacchetto semplificazioni, l'obiettivo è quello di abolire le lungaggini burocratiche e snellire le procedure per certificati e autorizzazioni.

In programma oggi l'atteso Consiglio dei Ministri che darà il via libera al pacchetto semplificazioni, la seconda parte di quel decreto cresci Italia già varato dal Governo per rilanciare lo sviluppo e la crescita economica del Paese. Obiettivo principale meno burocrazia e snellimento delle procedure per cittadini e imprese, ma anche meno oneri e meno autorizzazioni. Un decreto molto corposo che avrà il compito di abolire centinaia di vecchi leggi inutili o sorpassate e aggiornare molti provvedimenti legislativi alle mutate condizioni sociali ed economiche dell'Italia.

Una riforma della pubblica amministrazione in primis i cui uffici nazionali e locali avranno l'obbligo di scambiarsi informazioni per via telematica senza richiedere al cittadino documenti di cui lo Stato già è in possesso. Snellimento per numerose pratiche di richiesta di atti ma anche per le autorizzazioni per aprire attività commerciali. L'intento è quello di rendere la vita più facile ai cittadini e alle imprese che spesso sono costretti a perdere ore di lavoro per ottenere documenti e atti dovuti. Più facile il rinnovo della carta d'identità, più facili i certificati medici per disabili, ma più semplici anche le procedure per partecipare alle gare di appalto pubblico.

Su quest'ultimo punto il Ministro Patroni Griffi ha voluto rassicurare gli esercenti sulle possibili infiltrazioni criminali a causa della maggiore facilità con cui è possibile aprire un locale, "la semplificazione serve per rendere più veloci le attività economiche ma ciò non significa un abbassamento dei livelli di sicurezza", ha spiegato il Ministro assicurando però di voler approfondire la questione. Il Ministro della Funzione Pubblica ha anche annunciato una campagna di informazione apposita per far conoscere ai cittadini la riforma, perché "spesso i cittadini non conoscono i loro diritti e come utilizzare la semplificazione" e dunque diviene necessario informare gli italiani delle nuove misure e procedure di cui possono usufruire.

Quello in esame nel dodicesimo Consiglio dei Ministri è un decreto complesso ma che allo stesso tempo  dovrà essere a costo zero per non influire sul bilancio dello Stato. Non per questo  saranno assenti misure per un minore onere economico a carico dei cittadini come la norma che innalza la soglia per la non riscossione dei crediti dovuti allo Stato o agli enti locali. Se la somma dovuta infatti sarà inferiore a 30 euro per ciascun tributo e per ciascuna annualità d'imposta nulla sarà dovuto all'amministrazione pubblica. Una misura resa quasi necessaria perché il precedente tetto fissato a 16,53 euro era diventato anti economico per le casse dello stato che impiegava molto di più della somma dovuta per riscuotere il credito.

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