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Decreto salva Italia: si vota la fiducia al Senato- DIRETTA

Il provvedimento sarà votato oggi a Palazzo Madama. Il via libera dovrebbe essere una formalità, grazie ai i voti favorevoli di Pdl, Pd e Terzo Polo.
A cura di Alfonso Biondi
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Discussione della manovra al Senato

E' il giorno della Manovra Monti. Il governo, come già aveva fatto alla Camera, ha deciso di porre la fiducia sul provvedimento anche al Senato: la chiama finale per il voto di fiducia dovrebbe iniziare alle 14.15 circa, cioè subito dopo l'intervento in Aula del Presidente del Consiglio, previsto per le 12.30. La discussione a Palazzo Madama è stata cadenzata dalle solite proteste della Lega Nord che, ieri, ha portato in aula fischietti e striscioni. Il Carroccio ha cercato di contrastare l'iter del provvedimento anche questa mattina, quando ha chiesto la verifica del numero legale in Aula: numero legale che effettivamente non c'era. Seduta sospesa quindi per qualche minuto.

I partiti che voteranno la fiducia al cosiddetto decreto salva Italia, a meno di clamorose sorprese, saranno gli stessi che l'hanno votata alla Camera: c'è quindi da aspettarsi un altro "no" dall'Italia dei Valori e dalla Lega Nord. I 12 senatori dell'Idv, in base a quanto affermato a Palazzo Madama dal sentore Elio Lannutti, voteranno sicuramente contro il provvedimento. Stessa musica per quanto riguarda i 37 senatori del Carroccio che, oltre a ribadire la propria contrarietà al provvedimento, pretendono anche le dimissioni di Mario Monti e di tutto il suo governo. Si esaurisce qui il fronte del no.

Chi invece voterà a favore del provvedimento, volente o nolente, saranno il Popolo delle Libertà, il Partito Democratico e il Terzo Polo.  Il senatore del Pdl Alterno Matteoli lo ha detto chiaramente a Tgcom 24: "Il partito voterà compatto la fiducia".  Dopo l'approvazione della Manovra, i lavori a Palazzo Madama si fermeranno fino al 10 gennaio.

 15.18- La seduta è tolta. La Manovra finanziaria è quindi legge.

15.16-  IL SENATO APPROVA con 298 voti favorevoli, 41 contrari  e nessun astenuto.

15.06- Terminata anche la seconda chiama, tra qualche minuto l'esito della votazione.

15.03- Terminata la prima chiama, si procede con la seconda.

14.49- Continua la chiama.

14.30- La votazione sarà nominale per appello.

14.29- SI PASSA ALLA VOTAZIONE

14.22- Pinzger, esponente del esponente della Südtiroler Volkspartei, fa sapere che il suo gruppo voterà contro. Anche Oska Peteruni conferma la posizione del gruppo.

14.12- "Per il lavoro non abbiamo tabù. Vogliamo norme più moderne che aiutino ad assumere non a licenziare" ha dichiarato Gasparri.

14.05- Parla Maurizio Gasparri, capogruppo del Pdl al Senato. Il suo partito voterà a favore della manovra.

13.56- Parla Nicola La Torre del PD. Il senatore conferma che il suo partito voterà la manovra, anche se durissima.

13.51- Bricolo: "Siamo stati 3 anni e mezzo al governo e non abbiamo toccato né Ici nè pensioni. Loro in un mese hanno in ginocchio il Paese". Il Carroccio, ovviamente, non voterà il provvedimento.

13.43- E' il turno della Lega Nord e del senatore Federico Bricolo: "La Lega Nord- afferma Bricolo- voterà contro questa manovra che è una vera e propria rapina". "Voi con questa manovra non avete salvato l'Italia", ne avete solo prolungato l'agonia. Avete tassato tutto e tutti".

13.34- Tocca a Gianpiero D'Alia dell'Udc, Svp e Autonomie. Anche lui mette subito le cose in chiaro: il suo gruppo voterà la fiducia.

13.26- "In diretta tv urlano e fischiano ma nelle stanze di palazzo Madama salvano le loro poltrone senza far rumore!". Lo scrive Debora Serracchiani su twitter riferendosi ai leghisti.

13.25- Parla Mario Baldassarri del Terzo Polo. Il suo esordio non lascia alcun dubbio: "Il Terzo polo voterà convintamente la fiducia al governo e a questa manovra".

13.18- Belisario spiega che il suo partito ha contrastato la manovra "perché non dà equilibrio ai concetti di equità di rigore e crescita". Il senatore dell'Idv definisce il provvedimento "squilibrato, depressivo e inflattivo". L'Italia dei Valori non voterà la fiducia al decreto.

13.13- Prende la parola Felice Belisario dell'Italia dei Valori.

13.05- E' il turno di Pasquale Viespoli di Coesione nazionale Io Sud. "Il nostro gruppo voterà la fiducia" fa sapere Viespoli che non risparmia però critiche al provvedimento. Per il senatore s'è fatto infatti "troppo" sul fronte della previdenza e "troppo poco" su quello della crescita.

13.03- Il movimento per le autonomie voterà la fiducia, anche se il senatore Pistorio ha chiuso il so intervento, affermando di aspettarsi di più dal governo, soprattutto sul tema della coesione territoriale.

12.53- Parla Giovanni Pistorio del Movimento per le autonomie.

12.52- INIZIANO LE DICHIARAZIONI DI VOTO

12.51- Monti termina il suo intervento lanciando una frecciatina alla Lega. Il Presidente del Consiglio accenna allo "scarso atteggiamento di proposizione cooperativa" del Carroccio.

12.46- Monti sul mercato di lavoro e ammortizzatori sociali: "Sarà necessario e possibile procedere con uno stile di rapporto con le parti sociali diverso da quello che abbiamo avuto in questa prima fase. Il tema del mercato del lavoro richiede maggiore confronto con l parti sociali, cosa che era meno necessaria e impossibile, dati i vincoli temporali, nelle materie coperte da questo primo decreto".

12.43- Il Presidente del Consiglio accenna alle liberalizzazioni: "Tutti i suggerimenti, anche su settori delicati come ad esempio le farmacie, sono suggerimenti su cui il governo lavorerà con grande attenzione".

12.40- "Ci muoviamo tuttora in un momento di estrema criticità. Dobbiamo avere fiducia in noi stessi. Per superare la crisi è essenziale la credibilità del sistema Paese". Lo ha dichiarato Mario Monti nel suo intervento al Senato.

12.35- Monti, riferendosi al suo discorso al Senato a seguito del vertice europeo dell'8 e 9 dicembre: "Ho colto un vivo segnale affinché il governo italiano rappresenti un'evoluzione delle politiche europee nel senso della crescita. Questa convinzione è vostra ed è mia".

12.33- Monti dichiara che il decreto varato dal governo "mette in grado l'Italia di fronteggiare la crisi europea".

12.31- Tocca al Presidente del Consiglio Mario Monti intervenire.

12.29- Schifani dichiara chiusa la discussione sulla manovra. Proteste dai banchi della Lega.

12.22- "Passata la manovra è finita la fase tecnica, comincia la politica. E la chiave è la giustizia sociale, come si diceva una volta". E' questo il commento del direttore di Repubblica Ezio Mauro su twitter.

12.05- Dalle colonne della Padania, Calderoli rilancia la secessione e annuncia che il 22 gennaio ci sarà una grande manifestazione a Milano per protestare contro la manovra lacrime e sangue, e contro il governo dei banchieri.

11.58- Al Senato continua la discussione sul provvedimento con l'intervento di Antonio Mascitelli dell'Italia dei Valori. Tra circa mezz'ora dovrebbe intervenire in Aula il Presidente del Consiglio.

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