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Decreto Milleproroghe: novità su pensioni, sigarette e rifiuti

La Camera approva il decreto Milleproroghe del governo Monti, che ora passa all’esame del Senato. Più risorse per alcune categorie di lavoratori, per gli alluvionati e per gli esuli libici. Aumentano le accise sul tabacco, mentre vengono prorogati Sistri e concessioni demaniali su spiagge, porti e laghi.
A cura di Enrico Nocera
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Decreto Milleproroghe: le novità su pensioni, sigarette e rifiuti

Via libera al decreto legge Milleproroghe. Il governo Monti ha incassato la fiducia della Camera con 449 voti favorevoli, 78 contrari e 11 astenuti. Pdl, Pd e Terzo Polo hanno votato sì, mentre Lega Nord e IdV hanno espresso parere contrario. Tra le principali novità: l’aumento del prezzo delle sigarette e i correttivi alla riforma Fornero sulle pensioni per alcune categorie di lavoratori.

LA RIFORMA DELLE PENSIONI – I lavoratori cosiddetti “precoci”, che lasceranno cioè il lavoro con 42 anni di anzianità (41 e un mese per le donne) prima di aver compiuto i 62 anni, non subiranno alcuna penalizzazione se il ritiro dall’attività dovesse avvenire con un’anzianità contributiva maturata entro il 31 dicembre 2017. Tale arco di tempo comprende anche i periodi di astensione obbligatoria per la maternità, l’assolvimento degli obblighi militari, infortuni, malattia e cassa integrazione ordinaria. Per quanto riguarda gli “esodati”, (quelli che, accettando incentivi economici da un’azienda in crisi si sono licenziati con la prospettiva di andare in pensione entro i successivi due anni, vedendo poi svanire questa opzione) non verrà applicato alcun provvedimento della riforma Fornero, se il rapporto di lavoro risulta estinto entro il 31 dicembre 2011. Qualora le risorse non fossero sufficienti, scatterebbe un aumento dei contributi che le imprese versano per gli ammortizzatori sociali.

SIGARETTE PIÙ COSTOSE – Ma da dove arriveranno i soldi stanziati per “precoci” ed “esodati”? Dall’aumento dell’accisa sui tabacchi lavorati: in pratica si aumenterà il prezzo delle sigarette per assicurare maggiori entrate. Per la precisione: 15 milioni di euro nel 2013, 140 milioni annui a partire dal 2014. Altre risorse verranno stanziate a favore delle popolazioni che, nel 2011, sono state vittime di alluvioni: 70 milioni in tutto, da suddividere fra La Spezia, Genova, Massa Carrara, Livorno, giù fino a Metaponto, Ginosa e Messina. Ulteriori 150 milioni, spalmati in tre anni, sono in arrivo per gli esuli libici sfuggiti al regime di Gheddafi. Fra le ultime modifiche: la proroga di un anno, fino al 31 dicembre 2012, delle concessioni su spiagge, laghi e porti, anche a uso diverso da quello turistico-ricreativo; la proroga di ulteriori quattro mesi, fino al 30 giugno di quest’anno, per le azioni del Sistri (Sistema di Controllo per la Tracciabilità dei Rifiuti); la proroga per la presentazione della richiesta di rimborsi elettorali relativi al rinnovo del Consiglio regionale in Molise, avvenuto il 16 e 17 ottobre scorsi e, infine, 500mila euro da destinare al Comune di Pietrelcina, in Campania, luogo natale di Padre Pio e meta di numerosi pellegrinaggi.

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