Decreto Milleproroghe: ecco cosa c’è dentro
158 sì, 136 no, 4 astenuti: a Palazzo Madama il Senato approva il milleproroghe 2011, decreto su cui il governo aveva posto la fiducia. Si sono espressi per il sì i due partiti di maggioranza Popolo della libertà e Lega Nord; per il no, invece, Partito Democratico, Italia dei Valori, Mpa e Terzo Polo. Fli spaccato: dei 10 parlamentari 4 hanno votato no, 1 si è astenuto e 6 non hanno partecipato al voto. Milleproroghe portato a casa, quindi, almeno al Senato.
La palla adesso passerà alla Camera dei Deputati e anche qui si prevede un nuovo voto di fiducia. Il decreto, infatti, scade il 27 febbraio e per far sì che non decada la maggioranza agirà sicuramente con velocità. Ma cosa prevede questo Decreto Milleproroghe? Eccone alcuni punti tra i più importanti:
Per quanto riguarda i precari, verranno riaperti i termini per presentare ricorsi contro i licenziamenti. Per quanto riguarda poi gli insegnanti precari, le loro graduatorie saranno congelate fino al 31 agosto 2012; previsto inoltre un vincolo territoriale per le supplenze.
Le Regioni in cui sia stato dichiarato lo stato di emergenza possono alzare tasse o addizionali di propria competenza. La Campania potrà quindi alzare l'addizionale all'accise dell'energia elettrica per far fronte all'emergenza rifiuti. Sempre in Campania verranno fermate per tutto il 2011 le demolizioni di case abusive. Per l' Abruzzo il pagamento delle tasse sospese sarà ulteriormente rinviato: la riscossione riprenderà dal 31 ottobre 2011.
Il biglietto del cinema costerà 1 euro in più (dal primo luglio di quest'anno fino al 31 dicembre 2013) per coprire gli sgravi fiscali all'industria cinematografica. Prorogato fino al 30 dicembre 2011 il blocco degli sfratti per le categorie disagiate; spostato di un mese, dal 31 marzo al 30 aprile, anche il termine per dichiarare le case fantasma.
Proroga di 6 mesi anche per pagare le quote latte. Ritorna la social card che, nella sua nuova versione, sarà gestita dagli enti caritativi per un anno. Una mini-norma impedirà alla Parmalat di distribuire dividendi oltre il 50% dell'utile.
Aiuti alle banche, considerati i vincoli più stringenti imposti da Basilea 3 sulla patrimonializzazione degli istituti; possibilità per Poste italiane di acquistare partecipazioni anche di controllo nel capitale di banche. Bancoposta verrà scorporato per realizzare un soggetto bancario autonomo. Stanziati dei fondi per lo spettacolo.