Decreto milleproroghe, cosa prevedono le norme approvate dal Consiglio dei ministri
Nella giornata di martedì, al termine di una riunione di meno di un'ora, il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto milleproroghe. In attesa del testo, il contenuto del decreto legge, "che introduce disposizioni urgenti per la proroga di alcuni termini previsti da disposizioni legislative", è stato illustrato in una conferenza stampa dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, dal ministro dell'Economia e delle Finanze Giovanni Tria, dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e dal sottosegretario alla presidenza Giancarlo Giorgetti.
Il governo è intervenuto per rimandare di sei mesi la piena efficacia della riforma sulle banche di credito cooperativo (Bcc). "Questo intervento contiene anche alcune modifiche della disciplina: questa è una valutazione prettamente politica, non solo una proroga per consentire agli operatori di stare al passo con tutti gli adempimenti richiesti anche per le banche popolari, ma siamo anche intervenuti con alcune misure di disciplina che realizzano una riforma della riforma", ha dichiarato Conte. Lo scopo è “restituire più potere alle banche di credito cooperativo, che nel progetto di riforma” del governo Renzi “venivano pressoché assorbite nella capogruppo”. Ora non solo si sposta in avanti di qualche mese il processo di fusione e raggruppamento delle Bcc, ma “le partecipazioni sociali” degli istituti di credito cooperativo nella banca capogruppo “salgono al 60%, mentre i loro rappresentanti nei consigli di amministrazione salgono alla metà più due"; prevista inoltre una "una maggiore autonomia sul piano delle strategie e delle politiche commerciali". Per il presidente del Consiglio si rafforza così la finalità mutualistica delle bcc, mantenendo anche il loro radicamento nel territorio.
Sospesa l'entrata in vigore della riforma Orlando sulle intercettazioni. Nel testo del comunicato stampa di Palazzo Chigi si legge: "Al fine di completare le complesse misure organizzative in atto per l’attuazione delle nuove norme in materia di intercettazioni, introdotte dal decreto legislativo 29 dicembre 2017, n. 216, il termine di applicazione di dette disposizioni viene prorogato al 31 marzo 2019". Bonafede ha specificato che nei prossimi mesi le norme verranno profondamente riviste: "Ho scritto lettere agli attori principali che quotidianamente vivono la realtà delle indagini e delle intercettazioni, ho già ricevuto diversi contributi importantissimi. Così arriveremo a una riscrittura che vedrà un punto di equilibrio fra tutti i diritti in gioco". La riforma attuale, ha aggiunto il ministro, "era stata scritta con l'intento evidente di impedire ai cittadini di sentire le parole scomode o sconvenienti che dicono i politici al telefono".
Rinviata l'estensione dell'uso della videoconferenza anche per i processi a detenuti non sottoposti al regime del 41 bis. "Constatata la necessità di una revisione organizzativa e informatica di tutta la precedente architettura giudiziaria, con l’aumento dei livelli di sicurezza informatica, e di incrementare il numero di aule negli uffici giudiziari e di ‘salette' negli istituti di pena, si prevede il differimento dell’efficacia delle norme norme contenute nella legge 23 giugno 2017, n. 103 fino al 15 febbraio 2019″. Prorogata poi fino al 31 dicembre 2021 la sezione distaccata di Ischia del tribunale di Napoli.
Resta anche nel 2018 il bonus cultura per i 18enni. Il problema, su una delle misure di punta del governo Renzi, era stato posto il 15 giugno scorso dal Consiglio di Stato, che aveva stabilito che per l'erogazione del bonus nel 2018 e nel 2019 sarebbe stata necessaria una norma apposita. Nell’ultima legge di bilancio, infatti, il governo Gentiloni aveva approvato il finanziamento senza però prevedere una precisa norma giuridica che permettesse di erogarlo.
Prorogate per l’anno scolastico 2018/2019 le graduatorie delle scuole per le destinazioni all'estero. L'operazione si è resa necessaria "per consentire il regolare avvio dell’anno scolastico nel sistema della formazione italiana nel mondo, assicurando la copertura di almeno 183 posti, compresi 40 nelle scuole statali all’estero e 28 posti nelle scuole europee, in attesa della definizione delle nuove procedure introdotte dal decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 64". Slitta al 31 dicembre 2019 il termine ultimo "entro cui il Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) deve individuare le modalità di impiego delle economie derivanti dai finanziamenti dei programmi di edilizia scolastica".
Prorogato fino al 31 ottobre 2018 il mandato dei presidenti di provincia e dei Consigli provinciali in scadenza entro quella data. L'intervento è reso necessario "in attesa di una compiuta revisione della legge Delrio", che aveva depotenziato le province e abolito l'elezione diretta da parte dei cittadini del presidente e del Consiglio provinciale, trasformando le province in organismo di secondo livello. Si anticipa anche al 31 ottobre la scadenza del "mandato dei presidenti e dei Consigli provinciali in scadenza entro il 31 dicembre 2018. In tal modo, si potranno tenere il 31 ottobre 2018 tutte le elezioni provinciali previste entro la fine dell’anno, semplificando le procedure e contenendone i costi (election day provinciale)". Confermate poi per il 2018 "le disposizioni concernenti le modalità di riparto del fondo sperimentale di riequilibrio a favore delle province e delle città metropolitane delle regioni a statuto ordinario, nonché i trasferimenti erariali non oggetto di fiscalizzazione, corrisposti dal ministero dell’interno".
Slitta la scadenza per presentare la certificazione dei danni subiti per il terremoto in Abruzzo del 2009, "da parte dei soggetti destinatari dei procedimenti di recupero degli aiuti di Stato. Inoltre, si estende al 2019 la percentuale, già prevista per l’anno 2018, di partecipazione alla riduzione del Fondo di solidarietà comunale per i Comuni rientranti nell’area cratere del sisma dell’Emilia Romagna del 2012 e di quello de L’Aquila del 2009".
Approvati per il 2018 i criteri di ripartizione relativi alle forme premiali nel riparto fra le Regioni dei fondi per il Servizio sanitario nazionale. "Si consente l'utilizzo delle risorse finanziarie, a valere sul finanziamento del Servizio sanitario nazionale, accantonate per le quote premiali da destinare alle regioni virtuose, secondo la proposta di riparto delle risorse finanziarie per l’anno 2018 della Conferenza delle regioni e province autonome. Inoltre, allo scopo di salvaguardare la partecipazione di investimenti stranieri alla realizzazione di strutture sanitarie per la regione Sardegna, si prevede una estensione al periodo 2018-2020 delle deroghe in materia di riduzione della spesa per prestazioni sanitarie".
Rimandato il termine per la consegna delle infrastrutture per le Universiadi che Napoli ospiterà il prossimo anno. "Al fine di consentire la compiuta realizzazione e consegna delle opere, si proroga il termine ultimo di realizzazione delle stesse al 30 maggio 2019. Inoltre, si individua ex lege nel Direttore dell’Agenzia regionale Universiade 2019 il Commissario straordinario per la realizzazione dell’evento".