Decreto Milleproroghe 2011: oggi la discussione alla Camera
Comincia con il secco “no” del Pd ad un testo “insostenibile” la discussione alla Camera del Decreto Milleproroghe 2011. Il capogruppo del Partito Democratico il commissione bilancio, Pierpaolo Baretta, ha parlato in Aula di un “governo che non è in grado di governare” che ha prodotto un testo “che è stato bocciato a tutti i livelli”, persino dallo stesso Silvio Berlusconi. La fiducia chiesta sul decreto Milleproroghe sembrerebbe non aver strada spianata: “Questo provvedimento è un pasticcio, un provvedimento sbagliato, è ridondante, esagerato, barocco, insostenibile giuridicamente e politicamente”, continua Baretta.
Il Pd critica nettamente la scelta di porre la fiducia sul provvedimento, considerata come l'unica arma a disposizione del governo per giungere alla sua approvazione. Si tratta della quarantesima fiducia in 33 mesi, più di una al mese. Il Partito Democratico non voterà a favore del decreto, mentre la Lega Nord si dichiara favorevole al provvedimento: Roberto Simonetti, capogruppo della Lega alla Camera, si dice “pienamente soddisfatto” della formulazione finale del Milleproroghe 2011.
Il Carroccio guarda con favore alle norme per il rifinanziamento della social card, per gli alluvionati del Veneto e per le risorse alla Scala di Milano. In Senato, ribadisce la Lega, il provvedimento è stato dibattuto in modo completo a causa dei numerosi emendamenti presentati dall'opposizione, una fiducia alla Camera sarebbe del tutto lecita.
È ora in corso la chiama per il voto di fiducia, il voto finale dovrebbe arrivare alle 13. Dopo l'approvazione della Camera, il testo dovrà tornare a Palazzo Madama. Tra le norme più discusse, la possibilità di trust come Mediaset di comprare anche giornali e quotidiani. Ecco un'analisi del contenuto del decreto Milleproroghe 2011.