Decreto fiscale in alto mare, manca accordo sul condono. Salvini: “Andiamo fino in fondo”
Nella serata di oggi sarà presentato in Consiglio dei ministri il testo del decreto fiscale collegato alla manovra finanziaria. A quanto pare, però, all'interno della maggioranza di governo sembra non esserci unità di vedute e il punto su cui M5S e Lega non trovano l'accordo sarebbe quello relativo al condono fiscale proposto e voluto dal Carroccio, in particolare sulle norme relative all'emersione dei contanti utilizzati in nero e al tetto previsto per la "pace fiscale". Il Movimento 5 Stelle chiede infatti che il condono fiscale venga circoscritto a tutti quei cittadini che non hanno pagato le tasse dovute, ma in ogni caso hanno dichiarato in maniera fedele tutti i dati e le somme, ed escluda dunque chi ha evaso senza dichiarare.
Al vertice di stamani né Luigi Di Maio né Matteo Salvini hanno preso parte e fonti ministeriali sostengono che attorno alla questione ci sarebbe molta tensione. Alla riunione sulla manovra stanno partecipando il premier Giuseppe Conte, il ministro dell'Economia, Giovanni Tria e il sottosegretario Giancarlo Giorgetti in rappresentanza della Lega al posto di Salvini. Presenti anche i due sottosegretari all'economia, Laura Castelli e Massimo Garavaglia.
"Sulla pace fiscale andremo fino in fondo. Sui furbetti nessuna transigenza, però ci sono milioni di italiani che convivono con le cartelle di Equitalia che li stanno portando alla disperazione e al suicidio. Uno Stato normale con questa gente ragiona, non continua a condannarla. Mi dicono non si può fare? Ma volere è potere, quindi noi andremo fino in fondo. Un ipotetico governo tecnico in questi mesi di settembre e ottobre dove ci avrebbe portato? Noi stiamo combattendo a colpi di spread", ha dichiarato Salvini parlando all'assemblea nazionale di Confimi Industria . Inoltre, senza mai citare il reddito di cittadinanza Salvini ha precisato: "Sono assolutamente convinto che il lavoro non si crea per decreto. È nei fatti che si vede e si fa la differenza. Non penso che questo Paese abbia bisogno di assistenza ma che abbia bisogno di impresa e lavoro vero".