Decreto fiscale, dal Cdm via libera a norma ‘anti-scalate’ e rottamazione bis delle cartelle
Il consiglio dei ministri ha approvato il decreto fiscale “salvo intese”, come annunciato dalla ministra per i Rapporti con il Parlamento Anna Finocchiaro. Il dl garantisce parte delle coperture della legge di bilancio per il 2018-2020, corregge i conti per il 2017 e contiene, inoltre, il rifinanziamento delle missioni internazionali per il secondo semestre dell’anno in corso. Finocchiaro ha inoltre comunicato che nel decreto è stata inserita anche una norma contro le scalate ostili, definita anti-scorrerie.
Il decreto prevede ancora la sospensione delle tasse per i comuni alluvionati e la rottamazione bis delle cartelle esattoriale. Approvata anche la proroga del prestito ponte per Alitalia. Lunedì, invece, il Consiglio dei ministri discuterà una delibera sul golden power, cioè un potere speciale per il governo che può così blindare una società qualora sia in pericolo l’interesse nazionale, sul caso Tim-Vivendi.
La rottamazione bis delle cartelle
Il decreto prevede la proroga e l’ampliamento della platea per avere un maggiore gettito dalla rottamazione delle cartelle. Le nuove misure verranno applicate in tre fasi. Con la prima si apre alla possibilità di aderire a una rottamazione bis, per tutti i ruoli fiscali e contributivi pendenti dal primo gennaio al 30 settembre 2017: il pagamento di queste cartelle potrà avvenire in massimo cinque rate da pagare a luglio, settembre, ottobre, novembre 2018 e febbraio 2019, con le domande che andranno presentate entro il 15 maggio 2018.
La seconda fase prevede una riapertura dei termini per pagare le rate per chi ha aderito alla rottamazione ma ha saltato le rate estive: la scadenza per le rate di luglio e settembre viene spostata al 30 novembre 2017. La terza fase concede invece la possibilità a chi aveva piani di rateazione delle cartelle Equitalia prima del 24 ottobre 2016 ma non è stato ammesso alla rottamazione: ora si potrà aderire alla rottamazione bis presentando l’istanza entro il 31 dicembre 2017.
Terremoto e alluvioni
Il decreto dovrebbe comprendere al suo interno, secondo quanto riporta Public Policy, lo stanziamento di nuove risorse per la ricostruzione e per interventi antisismici nei comuni di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria colpiti dal terremoto che ha distrutto alcune cittadine del centro Italia tra cui Amatrice. Con il decreto vengono inoltre sospesi i termini dei versamenti e degli adempimenti tributari nei confronti delle persone fisiche residenti e delle imprese che hanno la sede legale a Livorno e nei comuni colpiti dall’alluvione del 9 e 10 settembre.
La norma anti-scalate
Il decreto fiscale comprende anche la norma ‘anti-scalate’ voluta dal ministro allo Sviluppo Economico Carlo Calenda. Si tratta di una norma preliminare all’esercizio del golden power su Vivendi, il gruppo francese che detiene il 23,94% di Tim. A settembre il comitato di Palazzo Chigi aveva contestato all’azienda francese la tardiva comunicazione di ogni operazione di acquisizione di partecipazioni in Tim.
Le altre misure: dalle assunzioni ad Alitalia
Tra le altre misure comprese nel decreto fiscale c’è anche il rifinanziamento delle missioni internazionali all’estero, con l’individuazione di nuove risorse per il piano di assunzioni straordinarie delle forze di polizia. Nella norma si prevede l’autorizzazione ad assumere, a partire dal primo dicembre, 137 unità nei carabinieri, 123 per la polizia di stato e 48 per la polizia penitenziaria. Da novembre, invece, si darà il via all’assunzione di 40 marescialli della guardia di finanza.
Il decreto prevede anche l’invio all’estero di personale appartenente alla carriera prefettizia per un milione l’anno per il triennio 2018-2020. Viene poi stanziato un ‘Fondo imprese Sud’ a sostegno della crescita delle piccole e medie imprese di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Prevista una proroga della restituzione del finanziamento ad Alitalia e la costituzione del fondo imprese in crisi, come la stessa Alitalia e l'Ilva.
Infine, il decreto prevede nuove risorse per la bonifica e il rilancio di Bagnoli con 164 milioni di euro per il 2017 e altri tre milioni per la rigenerazione urbana di Matera. Altri 32,5 milioni di euro vengono destinati agli ospedali: 9 milioni al Bambino Gesù, 11,5 alla Fondazione Irccs Santa Lucia, 12,5 milioni al Centro nazionale di adroterapia oncologica.