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Decine di lettere di ammiratori all’infermiera di Lugo in carcere

La donna è accusata di omicidio volontario per la morte di una paziente, ma su di lei gravitano sospetti sui decessi di altre dieci persone nell’ospedale di Lugo.
A cura di D. F.
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Su di lei gravitano i sospetti che abbia provocato la morte di 11 persone in ospedale, eppure l'infermiera di Lugo è finita nel mirino di decine di ammiratori. Daniela Poggiali, detenuta in una cella del carcere di Forlì, ha ricevuto innumerevoli missive da parte di persone che, dopo averla vista nei filmati dei telegiornali e sulle fotografie dei quotidiani, hanno espresso il desiderio di conoscerla personalmente. Alcune lettere sono persino accompagnate da francobolli, nella speranza che la 42enne in questo modo sia invogliata a rispondere.

L'infermiera, residente a Giovecca di Lugo – in Emilia Romagna – è detenuta nel penitenziario di Forlì dallo scorso 9 ottobre, giorno in cui è stata raggiunta da un'ordinanza di custodia cautelare per il decesso – lo scorso 8 aprile – di una donna di 78 anni. La morte secondo il medico legale sarebbe legata a una dose letale di potassio iniettatale in concomitanza con la somministrazione di un farmaco. Ma non solo: gli inquirenti stanno compiendo accertamenti anche su altre 38 persone morte durante i primi tre mesi del 2014 all'interno dello stesso reparto dell'ospedale di Lugo proprio quando era di servizio Daniela Poggiali: tra questi 38 morti almeno dieci presenterebbero lati a dir poco ambigui e per questo la Procura avrebbe deciso di vederci chiaro e approfondire la questione.

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