Decapita un amico e consegna la testa alla sua fidanzata: “L’aveva molestata”
Ha ucciso e decapitato uno dei suoi migliori amici per aver molestato la sua ragazza, alla quale ne ha poi consegnato la testa in segno di vendetta e come pegno del suo amore. L'ultima vicenda di follia omicida arriva dalla Russia: Nikita Rasskazov, 16 anni, ha ammazzato Artyom Shustov, 19 anni, dopo che la fidanzata del primo, Olena Matsneva, lo ha accusato di averla importunata durante una festa alla quale stava partecipando a Komsomolsk-on-Amur, nella parte orientale del Paese.
Olena avrebbe raccontato al suo ragazzo, da tutti conosciuto per il suo temperamento dolce e mite, di essere stata molestata durante un party da Artyom e da altri due giovani, che l'avrebbero condotta in un angolo e toccato i seni e le parti intime mentre cercavano di tenerla bloccata. L'adolescente non ha denunciato il fatto alla polizia, ma lo ha raccontato al suo fidanzato che, accecato dalla gelosia, avrebbe completamente perso la ragione. Stando a quanto riportato dal quotidiano locale The Siberian Times, Rasskazov avrebbe raggiunto la vittima e tra i due sarebbe nata una colluttazione, prima di pugnalarlo più volte e di staccargli la testa.
"Volevo solo che le chiedesse scusa, non volevo ucciderlo", si è difeso l'assassino, che però non si si è limitato a decapitare il suo amico. Ha, infatti, portato a casa la testa della vittima in un sacchetto e l'ha consegnato alla ragazza come pegno del suo amore. Alla reazione di disperazione della fidanzata, l'ha infine gettata in un fiume. Dopo giorni di intense ricerche, la polizia ha identificato Nikita Rasskazov come responsabile del terribile delitto, ma in quanto minore di 18 anni, rischia ora solo dieci anni di reclusione. Sotto shock i suoi amici e i genitori della fidanzata, che hanno dichiarato: "Sembrava un bravo ragazzo. Ho chiesto più volte a mia figlia perché avesse deciso di stare con Nikita e lei mi aveva risposto che lui era il migliore".