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Decadenza Berlusconi: torna l’ipotesi delle dimissioni di massa nel Pdl

L’ipotesi, accantonata nei giorni scorsi, è tornata prepotentemente a fare capolino dopo la riunione a Palazzo Grazioli di oggi pomeriggio.
A cura di D. F.
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Torna a riaffacciarsi nel dibattito politico il tema della decadenza da senatore di Silvio Berlusconi e – stando alle indiscrezioni trapelate dopo la riunione di oggi pomeriggio a Palazzo Grazioli – la linea adottata dai vertici del Pdl è quella dura, già ventilata nelle settimane scorse: qualora il Senato dovesse decidere di far decadere il cavaliere, tutti i ministri sarebbero pronti a dare le loro dimissioni. La decisione dovrebbe essere ufficializzata in serata alla riunione dei gruppi da parte dei due presidenti, Renato Brunetta e Renato Schifani.

"Se decade Berlusconi decadiamo tutti" avrebbe detto a Repubblica un fedelissimo del Cavaliere. Tuttavia non è ancora chiaro se le dimissioni sarebbero immediate o avverrebbero solo dopo il voto su Berlusconi. E tra le altre cose circola la voce che, oltre ai ministri, possano dimettersi anche tutti i deputati e senatori in quota Pdl. Quel che sembra certo è che il partito voglia stringersi intorno al suo leader storico, anche a costo di far saltare il governo e tornare presto al voto. Nel frattempo Berlusconi ha trasferito la sua residenza da Arcore a Roma, via del Plebiscito, dove sorge Palazzo Grazioli. la scelta sarebbe stata fatta in funzione della decisione, che dovrà essere assunta a metà ottobre, circa la condanna da scontare. Due le ipotesi: arresti domiciliari o servizi sociali.

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