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Decadenza Berlusconi, la giunta del Senato: voto unico, ma con rinvio

La nuova riunione si prevede molto tesa soprattutto dopo le minacce di far cadere il governo da parte degli esponenti del Pdl.
A cura di Antonio Palma
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Ore 23: 40 – Ufficiale: seduta conclusa, si riprende giovedì alle 15.

Ore 23:30 – I senatori del Movimento 5 Stelle comunicano: iniziata la discussione generale sul provvedimento unico in Giunta per le elezioni.

Ore 23.10 – Tempi più lunghi, ma saltate le pregiudiziali. Ormai non dovrebbero esserci più dubbi sull'iter del provvedimento: le pregiudiziali saranno accorpate nella relazione di Augello e si voterà su un unico provvedimento con la modalità "classica" della Giunta. Appare chiaro però che ci sarà dilazione dei tempi e da qui nascono le proteste dei 5 Stelle che parlano di "melina" per salvare Berlusconi.

Ore 22.20 – Voto unico, ma con rinvio. È questa la probabile conclusione alla quale arriverà la Giunta per le Elezioni al termine degli interventi in corso in questi minuti. Probabile un aggiornamento a domani o a giovedì prossimo per decidere il calendario dei lavori. Sul tema fonti del Movimento 5 Stelle Senato parlano di "pausa tecnica" e fanno sapere di essere pronti alla battaglia:

Ore 22.00 – Giunta in pausa, ma schiarita in vista. Pausa dei lavori, ma prime indicazioni sulla possibilità che i membri comincino finalmente a discutere in maniera concreta. Stando a quanto riportano le agenzie, infatti, il senatore del Psi Enrico Boemi avrebbe spiegato: "Abbiamo deciso di continuare l'esame della relazione di Augello seguendo l'articolo 10 del regolamento". Quindi via le pregiudiziali e 20 minuti a testa per ogni membro più altri 60 minuti aggiuntivi per il singolo gruppo. Difficile comunque che si voti stasera.

Ore 21.50 – Clima surreale in Giunta. Mentre il relatore Augello, che doveva solo argomentare in poche battute sulla sua integrazione, continua a tergiversare sulla sua proposta, comincia a filtrare un po' di nervosismo dalle parti di Pd e Movimento 5 Stelle. Lo stallo, in effetti, è totale e il senatore Buccarella del Movimento 5 Stelle prova a "strappare", chiedendo un voto unico su relazione e pregiudiziali.

Ore 21.20 – Continua la discussione di "metodo" in Giunta. Mentre i membri del Movimento 5 Stelle sottolineano come il relatore Augello stia adottando tattiche dilatorie, prende corpo l'ipotesi di un voto sulla relazione e solo successivamente sulle tre pregiudiziali poste da Augello ieri. Insomma, prima voto su rinvio a Strasburgo, poi quello sul rinvio alla Corte Costituzionale e, infine, bocciato anche questo, il voto sulla convalida dell'elezione di Silvio Berlusconi come senatore nella regione Molise.

Ore 20.50 – La svolta, Augello chiede integrazioni e voto unico. Stando a quanto riportato in questi minuti, il relatore Andrea Augello avrebbe proposto di integrare le questioni pregiudiziali che lui ha presentato ieri nella Giunta per le elezioni e le immunità del Senato con la convalida del mandato senatoriale per Berlusconi. Insomma, integrare nella relazione le pregiudiziali, con il ritorno della discussione a "tempi" contingentati e voto unico su relazione.

Ore 20.30 – Fonti interne alla Giunta parlano della possibilità di un rinvio del voto. Sembrerebbe infatti che il Popolo della Libertà possa ottenere una calendarizzazione dei tempi con un rinvio del voto sulle pregiudiziali. Al momento non ci sono certezze sulle intenzioni del Partito Democratico (anche se Stefania Pezzopane ha chiarito che si vuole "portare avanti rapidamente il dibattito sulle pregiudiziali per poi passare all'altra fase, ovvero quella della discussione generale"), mentre i membri del Movimento 5 Stelle premono per votare subito sulle pregiudiziali.

Ore 20.15 – È iniziata la seduta della Giunta per le Elezioni del Senato della Repubblica. Non è ancora chiaro se si arriverà ad un voto definitivo, mentre appare certo che sarà Lucio Malan del Popolo della Libertà a presentare una quarta pregiudiziale, dopo il voto unico su obiezioni di Augello.

Ore 20.00 – Niente incontro tra Silvio Berlusconi ed i parlamentari del Pdl. A quanto si apprende sarebbe saltato il previsto incontro tra senatori e deputati del Popolo della libertà e il leader del partito Silvio Berlusconi. L'incontro era visto come una chiamata generale dei parlamentari del Pdl per decidere il da farsi sul sostegno al governo in base al voto sulla decadenza del Cavaliere. Per questo la sconvocazione del vertice potrebbe rappresentare un segnale di raffreddamento di temperatura nella maggioranza.

Ore 19.50 – La Giunta per le elezioni del Senato avvierà stasera una discussione unica sulle questioni pregiudiziali presentate ieri dal relatore Andrea Augello del Pdl. Lo ha spiegato il presidente della Giunta, Dario Stefano, ai giornalisti che lo attendevano all'ingresso del palazzo dell'organismo del Senato. Stefano ha sottolineato che prima della discussione ci sarà spazio però per una quarta questione pregiudiziale che sarà presentata dal senatore del Pdl Lucio Malan, come già anticipato. Lo stesso Malan però ha spiegato che se Augello passerà dalle pregiudiziali ai preliminari allora lui ritirerà la sua pregiudiziale. Ad ogni modo secondo il presidente della giunta non ci sarà nessuno slittamento dei tempi, a chi gli chiedeva se c'è la possibilità che i tempi in Giunta si allunghino nel caso di una derubricazione delle questioni pregiudiziali in preliminari, Stefano infatti ha risposto: "Resto a quello stabilito ieri".

Stasera alle 20 la Giunta per le elezioni del Senato torna a riunirsi per esaminare il caso Berlusconi dopo il primo teso incontro di ieri sera. Le premesse che sarà una serata difficile ci sono tutte visto ciò che è accaduto nelle ultime 24 ore. La giunta dovrebbe votare le tre pregiudiziali presentate ieri dal relatore  Augello, ma è ancora difficile capire come proseguiranno i lavori durante la serata visto che il  Pdl ha minacciato la crisi di governo se il Partito democratico deciderà di votare contro le tre pregiudiziali. Secondo le ultime indiscrezioni intanto il senatore Lucio Malan, Pdl, vorrebbe presentare una quarta pregiudiziale. “Pongo la questione sulla amministratività della decadenza, che secondo me è assurda, visto che la pena deriva dalla commissione di un reato e quindi va considerata penale” ha dichiarato il Senatore, aggiungendo “che inoltre sussiste un contrasto tra l'incandidabilità per 6 anni con l'art.27 della Costituzione, secondo cui la pena deve mirare alla rieducazione del reo, senza porre il marchio dell'infamia”.

Battaglia sulle regole – Il presidente della giunta, Dario Stefano, invece, sta cercando insieme ad alcuni esperti di gestire nel migliore dei modi proprio la questione delle pregiudiziali, in quanto per molti non c’è bisogno del voto preliminare sulle pregiudiziali perché dal regolamento si evincerebbe che “ in giunta non si possono discutere e votare questioni pregiudiziali proprio perché la funzione della giunta è referente”. Se passasse questa linea si dovrebbe procedere come stabilito dall'articolo 10 del regolamento del Senato. In pratica non si voterebbe e si passerebbe ad un intervento per ogni commissario e non per gruppo parlamentare.

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