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De Magistris incontra Berlusconi: soldi per la raccolta differenziata e lo sviluppo di Napoli

Sbloccare i 500 milioni di fondi per Napoli e sforare il patto di stabilità, questa la richiesta che il sindaco Luigi De Magistris ha fatto al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel primo incontro istituzionale a palazzo Chigi. Emergenza rifiuti, ma anche soldi per il rilancio dell’economia cittadina.
A cura di Alessio Viscardi
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Incontro tra Berlusconi e De Magistris

Era dalla giornata dell’elezione di Luigi De Magistris a sindaco di Napoli che l’ex-pm chiedeva di incontrare il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per mettere sul tavolo tutte le questioni aperte per il rilancio del capoluogo partenopeo nel mondo. Si era sempre rinviato, almeno fino ad oggi, quando a palazzo Chigi il primo cittadino e il vice-sindaco Tommaso Sodano sono stati ricevuti dal primo ministro e il suo staff. Una stretta di mano cordiale, ma molto tesa, immortalata da centinaia di fotografi. Sono le 18 a Roma quando comincia il colloquio, alle 18:30 è già tutto finito.

“Il nostro progetto è rivoluzionario ma ordinario. Sui rifiuti non abbiamo bisogno di leggi speciali” è questo ciò che De Magistris ha esposto al presidente Berlusconi, al vertice hanno preso parte anche Gianni Letta e Paolo Bonaiuti. Il sindaco ha richiesto lo sblocco dei 500 milioni di euro che spettano a Napoli, bloccati dal patto di stabilità. Fondi che saranno impiegati per estendere la raccolta differenziata a tutta la città, dopo gli allarmanti dati resi noti dal neo-presidente di Asìa – Raphael Rossi – nei giorni scorsi che stimano al 16% la quantità di rifiuti napoletani che viene opportunamente riciclata.

Fedele ai propositi della sua campagna elettorale, il sindaco De Magistris non chiede a Silvio Berlusconi leggi emergenziali o fondi speciali: “Non si tratta di un intervento straordinario ma di soldi che ci spettano”. L’emergenza rifiuti, però, non è in cima alle preoccupazioni dell’ex-pm, che intende spendere i fondi che palazzo Chigi dovrà stanziare anche per il Forum delle culture 2013 (200 milioni) e per la riqualificazione del centro storico, dell’area di Bagnoli e di alcune opere previste per Natale (50 milioni).

“Napoli sta portando avanti una sfida epocale che consente il superamento di un secondo impianto di incenerimento” ribadisce il sindaco De Magistris a margine dell’incontro a palazzo Chigi, ricordano l’investimento affrontato dal Comune per la ricapitalizzazione della municipalizzata Asìa, addetta alla raccolta dei rifiuti cittadini, per coprire con la differenziata porta a porta a 500 mila abitanti. Infine, ricorda la necessità di aprire impianti di compostaggio per il recupero della frazione organica.

Contemporaneamente all’incontro, alla Camera veniva approvato un ordine del giorno del Pd che impegna l’esecutivo ad autorizzare il trasporto fuori regione dei rifiuti della Campania, bypassando l’alt della Lega che si era opposta all’approvazione del decreto. Secondo il programma proposto dal Partito Democratico, parte della spazzatura napoletana dovrebbe finire all’inceneritore di Brescia – gestito dalla A2A, prima candidata alla costruzione dell’impianto di Napoli est.

L’incontro con il presidente del Consiglio, però, sembrerebbe essere tutt’altro che risoluto per Napoli. In strada ci sono circa 1400 tonnellate di rifiuti e nessuna soluzione è pronta per il breve periodo. C’è chi scrive che l’incontro con il sindaco rivoluzionario di Napoli abbia fatto più bene a Silvio Berlusconi, togliendogli di dosso l’eccessiva sudditanza alla Lega Nord – almeno per l’opinione pubblica. Mentre Rosa Russo Iervolino, l’ex sindaco di Napoli, aveva tentato di allacciare un rapporto con palazzo Chigi passando per Gianni Letta, Luigi De Magistris mira dritto al punto e va a colloquio col presidente. E ci va proprio per rimarcare la propria indipendenza dalle scelte di Roma: “Noi oggi stiamo uscendo dall'emergenza da soli. Non abbiamo bisogno di leggi speciali e vogliamo che Napoli sia il fiore all'occhiello anche di questo governo” ha sottolineato il primo cittadino parlando alla stampa.

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