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Dati Istat: diminuisce il potere d’acquisto delle famiglie italiane

I dati diffusi nelle ultime ore dall’Istituto Nazionale di Statistica sottolineano la difficile situazione in cui versa una parte consistente dei nuclei familiari italiani.
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Sono ancora una volta gli ultimi dati Istat ad offrirci un interessante spunto di discussione e di dibattito. Questa volta si tratta delle rilevazioni relative al reddito delle famiglie italiane, con dati che, equiparati a quelli relativi all'inflazione su base annua, restituiscono anche la fotografia sul potere di acquisto dei nuclei familiari italiani. Come dunque riportato dal puntuale sito di Rainews 24, "il reddito disponibile delle famiglie italiane nel terzo trimestre del 2010 e' rimasto invariato rispetto ai tre mesi precedenti, con il potere d'acquisto che di conseguenza risulta diminuito dello 0,5% sia rispetto al trimestre precedente che al terzo trimestre 2009. Nel complesso da gennaio a settembre 2010, le famiglie italiane hanno subito una riduzione del loro potere d'acquisto dell'1,2% rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente", anche se va sottolineato come nello stesso periodo del 2009 il calo registrato era ancora più rilevante (oltre il 3%).

Dati preoccupanti che si sommano alla diminuzione della propensione al risparmio delle famiglie italiane (che, come ricorda l'Istat è definita dal rapporto tra il risparmio lordo delle famiglie e il loro reddito disponibile entrambi depurati della componente stagionale) e che rendono bene l'idea di cosa significhi nel concreto la crisi per tantissimi italiani. Tutto questo però senza dimnticare invece un dato che apparentemente sembra in controtendenza, ovvero quello relativo all'aumento della spesa delle famiglie per consumi finali che ha segnato nel terzo trimestre 2010 un aumento dello 0,8% e che non sembra aver risentito dei fattori cui accennavamo in precedenza.

Insomma, una situazione monitorata con grande attenzione e non poca preoccupazione anche dai vertici del Ministero guidato da Giulio Tremonti, il quale proprio nei giorni scorsi aveva sottolineato come gli effetti della crisi fossero tutt'altro che esauriti, evitando però di rilasciare dichiarazioni su un altro dato poco incoraggiante diffuso dall'Istituto di ricerca che riguardava l'aumento della disoccupazione giovanile e femminile.

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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