Datagate: registrate telefonate francesi, Parigi convoca ambasciatore Usa
E' scontro tra Parigi e Washington dopo le rivelazioni del quotidiano francese Le Monde secondo cui la Nsa, l’Agenzia di sicurezza nazionale, ha intercettato in modo massiccio le comunicazioni francesi. Sul caso è intervenuto infatti sia il ministro degli interni d'oltralpe Manuel Valls che ha parlato di "rivelazioni scioccanti", sia il Ministro degli esteri Laurent Fabius che ha chiesto immediatamente chiarimenti alla Casa Binaca. Come primo passo formale Fabius lunedì mattina ha annunciato la "convocazione immediata" dell’ambasciatore americano a Parigi, Charles Rivkin, per comunicazioni urgenti sottolineando la gravità della situazione. "Siamo stati messi in guardia già nel mese di giugno ed abbiamo reagito con forza ma evidentemente bisogna andare oltre" ha tuonato il ministro degli esteri francese, aggiungendo "Questo tipo di pratiche, che minacciano la vita privata, è totalmente inaccettabile tra paesi partner. E bisogna assicurarsi in ogni caso che esse non siano più praticate".
Oltre 70 milioni di telefonate intercettate – Secondo le rivelazioni del quotidiano francese in base ai documenti dall'ex consulente della stessa Nsa Edward Snowden che ha fatto scattare il caso datagate, la Francia sarebbe stata bersaglio di un massiccio sistema di intercettazioni delle comunicazioni senza nessun riguardo. Sempre secondo quanto racconta le Monde nel periodo dal 10 dicembre 2012 all'8 gennaio 2013 sarebbero state effettate circa 70,3 milioni di registrazioni di telefonate francesi da parte dalla Nsa americana. Un fatto grave ancora di più perché nel mirino non ci sono solo persone sospettate di legami con il terrorismo ma anche persone del mondo degli affari, della politica e dell’amministrazione francese.